Sperimentare, provare nuove ricette e divertirsi nell'assemblare alimenti e sapori più lontani e strani è, certo, molto divertente. Ma se il cibo è ricordo, è tradizione, se ha un ruolo importantissimo nella nostra storia, ogni cuoco ma soprattutto ogni mamma dovrebbe trovare spazio per certi piatti della nostra tradizione che stiamo mettendo sempre più da parte. Nella tradizione lampedusana si sta quasi perdendo ad esempio l'usanza di cucinare i fegatini di sgombro, le interiora di cernia (ventre). Nessuno più sa come si cucina il pan cotto (io per prima). Eppure questi erano piatti che arricchivano la tavola dei nostri nonni, alcuni proprio nei giorni di festa.
Per fortuna c'è chi a questi piatti non vuole rinunciare e che si diletta nel passare ai posteri ricette in via d'estinzione. Come la trippa alla piacentina di Gloricetta o quella alla comasca
di Sergiott.
Come questa "Trippa con patate" mangiata a casa di amici sabato scorso, che abbiamo cucinato insieme e servito, giusto per dare al piatto un parvenza di modernità, su ciotoline di pasta fillo.
- 1 cipolla
- 1 carota
- 1 gambo di sedano
- un rametto di rosmarino
- 4 patate non troppo grandi
- 1kg di trippa, già pulita
- 1 scatola di concentrato di pomodoro
- vino rosso
- olio evo
- sale e pepe
In un tegame far rosolare nell'olio la cipolla, la carota e il sedano tritati grossolanamente un rametto di rosmarino che dopo toglieremo prima di sfumare con il vino. Aggiungere dopo qualche minuto la trippa tagliata a striscioline e far cuocere per una decina di minuti. Sfumare con il vino, salare e pepare. Cuocere un quarto d'ora, unire le patate tagliate a tocchetti e cuocere ancora cinque minuti. Aggiungere il concetrato di pomodoro portare lentamente a cottura aggiungendo poca acqua se occorre. Servire con parmigiano grattato, su delle ciotoline di pasta fillo.
Per le ciotoline: dopo aver preparato la pasta fillo stenderla formando dei dischi sottili, sovrapporne due su un foglio di carta da forno adagiato su una tazza resistente al calore e cuocere in forno caldo a 180° per 5 minuti circa




Il piacere di regalare cibi fatti con le proprie mani ha qualcosa di speciale, non è la prima cosa che ti capita al negozio, ma è qualcosa di pensato che porta a chi lo riceve anche un po di te. Le marmellate possono essere un'idea da regalare a Natale e io piano piano sto mettendo da parte un bel numero di barattolini così che quest'anno non mi ritroverò impreparata e costretta a correre per negozi all'ultimo momento come faccio tutti gli anni. Questa composta è davvero utile perchè può risolvere l'esigenza di un dolce per una cena improvvisata all'ultimo minuto. Un foglio di pasta sfoglia o di frolla, uno strato di composta, 20 minuti nel forno e il gioco è fatto.
Stare a casa senza andare a lavorare mi permette di fare quei lavoretti che durante la stagione estiva non potrei mai fare, per mancanza di tempo o perchè inadeguate ai menù. Passando da Fior di zucca mi aveva attratta una 



In mezzo al verde a Lampedusa? direte voi... e infatti dentro la Riserva orientata protetta sembra proprio di non essere a Lampedusa
I Valloni sono dei Canyon che dal centro dell'isola portano fino al mare, sono faticosissimi da attraversare ma offrono panorami davvero entusiasmanti, noi visto che eravamo con i bambini infatti abbiamo optato per sentieri più comodi ma non meno suggestivi.
Durante la passeggiata abbiamo avvistato due 



un premio da assegnare a 5 blogger che si leggono assiduamente. Io l'ho ricevuto da

