giovedì 29 maggio 2008

Burro alle acciughe


Da questa postazione non ho mai scritto. O quasi mai.
Sono in sala, nell'angolino riservato alla reception. Ho appena finito di servire zuppa di pesce e cannoli . Sento il chiacchierio allegro dei clienti. Anche questa settimana una marea di bambini!
Mi hanno chiesto la ricetta diegli Spaghetti alla scarpara. Prima o poi li posto... sono troppo buoni!!! E intanto racconto loro del blog, così mi faccio pubblicità. E faccio anche due chiacchiere prima di andare dai bambini. Così mi rilasso un po'. Una mamma in ritardo ma serena è meglio di una mamma puntuale ma agitata e stanca. E in questo periodo sono in ritardo su tutti i campi e per questo voglio scusarmi con tutti gli amici e le amiche blogger che mi hanno invitato ai meme, Lenny, Anna righeblu, Andrea e poi con tutti quelli a cui non riesco a lasciare un salutino nel blog.
La ricetta di oggi non è proprio una ricetta, ma trovarsi già pronto questo burro in frigo può risolvere una spaghettata improvvisata o un aperitivo con gli amici.

Burro alle acciughe

  • 250g burro
  • 4 filetti d'acciuga salata
  • basilico
  • origano
  • pepe rosa
  • fiori secchi e rametti di rosmarino per decorare


Scaldare una noce di burro in un padellino e sciogliervi dentro le acciughe. Far ammorbidire il burro restante e amalgamarlo con origano e basilico tritato. Aggiungere il burro sciolto con l'acciughe. Ricomporre il panetto su un foglio di carta da forno e mettere in frigo qper qualche ora. Servire il panetto di burro all'acciuga decorato con rametti di rosmarino, pepe rosa tritato grossolanamente e fiori secchi commestibili.

La ricetta è su qualche numero di Sale e Pepe... Tulip perdonami non ricordo di preciso quale. Vale lo stesso come contributo al club?

giovedì 22 maggio 2008

La musica amica

Giuseppe ha quasi trent'anni, ha scelto Lampedusa per la vita e suona il pianoforte da quando aveva otto anni .

Giovanni ha quasi 68 anni, ha scelto Lampedusa per le sue vacanze ma vive a Berlino, e suona il violino.


Giuseppe fa tutt'un'altro lavoro ma c'è stato un momento in cui ha dovuto decidere se fare della musica classica il suo lavoro e ha scelto invece di andare a vivere nella sua isola lasciando al pianoforte solo pochi, preziosi momenti di espressione.

Per Giovanni il violino è il compagno inseparabile di una vita. E' stato il primo violinista di prestigiose orchestre di Berlino ed oggi è in pensione.


Cos' hanno in comune? si sarà capito. Hanno la stessa fidanzata, sono innamorati entrambi della musica. Un'amore che non crea gelosie, che non divide ma unisce.

La loro amicizia dura da anni nonostante la differenza di età e la lontananza. Si stimano come musicisti e come uomini, ogni tanto suonano assieme per divertimento e passano ore a parlare dei concerti dell'uno , degli studi dell'altro, dei loro musiciti preferiti, dei pezzi più belli. Di musica classica e di musica leggera. Di musica amica.




La musica Amica è il titolo che hanno dato a un concerto organizzato quache giorno fa nella sala del nostro ristorante. Un concerto per violino e pianoforte al quale hanno invitato un piccolo gruppo di amici (una settantina di persone) che hanno apprezzato moltissimo questo mini concerto come l'idea rinnovata dei vecchi salotti musicali. Hanno suonato dei pezzi di Paganini, di
kreisler, di Pugnani.
E alla fine una trascrizione, per pianoforte della famosissima Volare che è stata la ciliegina sulla torta. Non che mancassero le ciliegine quella sera!!! spero di farvi vedere presto un video di qualche pezzo della serata.
E' stato oltre che un concerto un momento d'incontro. Dopo l'ascolto, quattro chiacchiere rilassate tra amici, tra un pasticcino e un bicchiere di passito. Ci hanno promesso che lo rifaranno, forse a ottobre. Io non vedo l'ora!

martedì 13 maggio 2008

Scene da un matr... da una comunione


Il mese di maggio è un mese bellissimo, qui; le prime vere belle giornate, l'isola che si risveglia dalla pausa invernale, la festa della mamma, che per quest'anno mi ha fatto diventare La mamma migliore del mondo con un attestato di merito portatomi da mio figlio assieme a una poesia lunghissima e imparata a memoria, che già questo bastava a farmi felice, e un fiore di carta pesta fatto all'asilo. A parte tutto questo i bambini in questo mese fanno la Prima Comunione e tutte le domeniche è magia, campane a festa, bambini che corrono in chiesa tutti vestiti di bianco e col giglio in mano, genitori emozionati, forse un pò stanchi ma orgogliosi.


E anch'io ho avuto il mio bel da fare Domenica scorsa. No, non personalmente. I miei figli sono ancora troppo piccoli, ma abbiamo preparato il pranzo per la festa della Prima comunione di un bambino. I genitori erano venuti a chiedere qualche settimana fa un menù ma poi hanno chiamato per dirci di pensare noi a tutto, di scegliere piatti e vino. Una bella responsabilità che però ci ha permesso di fare del nostro meglio. Il lavoro in cucina è collaborazione, e questa volta sono proprio soddisfatta di tutto il gruppo. Di chi ha fatto i cubetti di pomodoro e di chi invece ne ha fatto delle rose, di chi ha tritato il prezzemolo e di chi ha affettato il cake. Di chi ha impiattato e di chi ha decorato, di chi ha apparecchiato e di chi ha messo a posto. E anche di chi tra un piatto e l'altro si è fatto contagiare dalla mia mania di fare foto al cibo... anche se con il telefonino e che mi ha ricordato ad ogni portata di fare la fotina.

Cernia al forno alla Lampedusana

Bravi tutti. E brava anche lei, il pescione qui sotto, che è stata al livello delle nostre aspettative. Quasi nove chili di Cernia, un pesce tipico del mediterraneo che vive nei mari profondi (fino a 400 m) ma che d'estate si trasferisce vicino alle nostre coste sempre tenendosi in acque profonde ed è per questo che il mare di Lampedusa ne è ricco, che è stata la prima donna indiscussa di tutto il menù.L'abbiamo cucinata al forno, tutta intera, molto semplicemente, con pomodorini , capperi, cipolla accompagnata da patate al forno condite in ugual maniera e bagnata ogni tanto con i suoi stessi succhi, rilasciati nelle più di due ore di cottura a fuoco moderato. Favolosa.

E brava anch'io. Ogni tanto si può dire ;) e visto che sono all'inizio voglio farmi anche gli auguri per questa mia nuova stagione non solo dell'anno ma della vita! Sisi!

Il menù non sto a raccontervelo tutto, alcuni piatti sono ricette che già vi ho dato. Come questi




Tra gli antipasti c'erano anche questi ...
Cestini di parmigiano con insalatatina di rucola, ricotta, pomodorini canditi e riduzione di aceto balsamico.


La ricetta dei pomodorini canditi è semplice. Basta tagliarli a metà, sistemarli su carta da forno in una teglia con la parte tagliata verso l'alto, spolverizzarli di zucchero e, se volete, aromi di vostro gusto e metterli in forno a 100° per due ore. Si possono fare il giorno prima e se volete conservarli per qualche giorno in più potete metterli sott'olio.

I cestini di parmigiano si fanno mettendo qualche cucchiaio di parmigiano in un strato sottile su un padella antiaderente. Si lascia sciogliere sul fuoco il parmigiano formando una specie di crepe, poi si gira la cialda ottenuta su una tazza capovolta (le mie erano tazzine da caffe) meglio se ricoperta di carta da forno ritagliata in quadrati di grandezza adatta alla misura della tazza. Si lasciano raffreddare e i cestini sono pronti.
Per l'insalatina unite, rucola, pomodorini canditi e ricotta in un contenitore e condite l'insalata con olio e sale. Riempite i cestini con l'insalata e decorate con la riduzione di aceto balsamico ottenuta mettendo in un pentolino dell'aceto balsamico e facendolo bollire fine a vederlo ridurre e diventare cremoso. Attenzione a non esagerare perchè può cominciare a sentirsi troppo l'odore del caramello bruciato.

...E questi...


Fagottini di pesce spada affumicato
La ricetta la trovate nel blog di Bian che a sua volta avevo provato da Natale Giunta
Io l'ho sola impacchettata con un filo di erba cipollina


E per finire vi regalo una chicca del dietro le quinte. La prima e l'ultima foto della cerimonia.

La sala appena lavata

E i fiori di carote che mi sono dimenticata di utilizzare per guarnire il risotto e che sono rimaste abbondonate nella loro ciotola d'acqua fino a quando, era già il momento della torta, qualcuno si è ricordato di loro e sono state spostate in frigo per la fine impietosa di un soffritto :).


venerdì 9 maggio 2008

Pasticcini di mandorla e la loro variante al Matcha

Rieccomi. Mille cose fatte, mille cose da fare, ma, giuro, un'occhiatina ai vostri blog l'ho data nonostante tutto. Cosa ho fatto? cosa mi tiene impegnata? sta tutto qui!
La stagione è cominciata da un pezzo e tra operazioni di apertura, programmazione(???!!!) menù, ristabilisci ruoli e compiti, riabituati alla nuova situazione (sempre la stessa da 20 anni e comunque sempre diversa ogni estate!) non scrivo una ricetta da quasi un mese. Però, ho cucinato tanto e fatto anche tante foto così spero di proporvele man mano.

A chi invece ho proposto questi pasticcini? Chiacchierando con Katy su Gtalk le raccontavo della mia clientela di questo periodo. Stranamente mi ritrovo un folto gruppo di romani. Ma non sono arrivati tutti insieme! No, no! Una famiglia di origini siciliane con tre bambini (di 2 ,4 e 6 anni) trapiantati a Roma con grintoso nonno ottantaduenne al seguito, una famiglia con due bambini (5 mesi e tre anni) di Sanremo lei , umbro lui, anch'essi trapiantati a Roma, tre persone di Zurigo di cui almeno uno di origini romane e forte accento romanesco ;) una coppia che all'aereoporto di Roma ha perso l'aereo per Sharm e ha deciso di venire a Lampedusa... anche loro hanno qualcosa a che fare con Roma no?E adesso veniamo alla ricetta che voglio dedicare ad un'amica che mi legge dall'altra parte del mondo, Francesca una siciliana che vive a Toronto, in Canada da 40 anni e che dice che in Sicilia ha lasciato il suo cuore. Come non crederle?
La scorsa estate sono riuscita ad avere, grazie ad Acilia (il cui blog, sobrio ed elegante, non dovete perdervi se volete sapere tutto sul te) del the Matcha, quella polverina verde che ha contagiato i foodblogger di tutto il pianeta, ma di proporvi frolle al matcha e muffin al matcha, che sono le prime cose che ho fatto, non mi andava visto che già erano state pubblicate bellissime ricette; così, ci ho messo un po' ma sono riuscita a fare quello che avevo in mente, i pasticcini di mandorla al Matcha, scoprendo con piacere che la polverina magica esalta il sapore della mandorle pur conferendogli un leggero e gradevole sapore di erba.


Per un chilo di mandorle servono, un chilo di zucchero e 6/8 albumi, dipende dalla grandezza delle uova, la scorza grattuggiata di un limone. Per la variante al Matcha io ho aggiunto alla metà dell'impasto un cucchiaino di Matcha
Si tritano finemente le mandorle al mixer poi si impastano con lo zucchero e gli albumi, aggiungendo questi ultimi gradualmente. L'impasto deve essere piuttosto duro per formare le palline alle quali si sovrapporrà mezza ciliegia candita o una mandorla e le classiche "esse" fatte usando il pollice, l'indice e il medio di entrambe le mani. Si infornano in forno preriscaldato a 180° e si cuociono per 6 o 8 minuti, giusto il tempo di diventare croccanti fuori e rimanere morbidi dentro. Se la consistenza dell'impasto non è proprio soda conviene far riposare i pasticcini qualche ora prima di infornarli.
Dimenticavo di scrivere che le forme di questi pasticcini si fanno immergendo le mani e l'impasto completamente dentro lo zucchero a velo del quale i pasticcini devono risultare completamente, e in abbondanza, ricoperti.
Con questa ricetta partecipo al meme-game di Laura, meme che raccoglie ricette che hanno come tema il te; come dice Laura può essere qualcosa preparato con il tè, o perfetto per un tea time...fate voi.