martedì 2 dicembre 2008

Nonna Rosa Dj va in tv

Vi presento la mia nonnina sprint.











89 anni, 10 figli, tanti nipoti e grinta da vendere.

Su questi'isola piccola e scordata da Dio abbiamo modelli esemplari da seguire. E i giovani brillanti e dalla sensibilità spiccata come Giacomo, Nicola, Antonino di RAdio Delta LAmpedusa non si sono lasciati scappare la possibilità di imparare e hanno colto al balzo l'occasione, accogliendo con entusiasmo Nonna Rosa Dj.


Nonna Rosa, è la nonna di mio marito, ha vissuto a Torino per 40 anni e a Torino ha cresciuto i suoi dieci figli. Ha sempre lavorato con passione e pur non trascurando il suo ruolo (più che impegnativo) di mamma non si è mai lasciata sopraffare dalle difficoltà e dalle fatiche trovando il tempo anche di andare a Teatro con il marito o di portare i figli in gita le Domeniche di Primavera. Forse del suo ritorno in una piccola isola come Lampedusa tutta la sua vitalità ne ha un po risentito e per dimostrare (e non potete credere quanto incansapevolmente)che quando sei uno che vale se ne accorgono tutti (anche se ti trovi a Lampedusa) si è messa a fare la Radio. E precisamente conduce "Le tagliatelle di Nonna Rosa" su Radio Delta Lampedusa. Da una settimana Nonna Rosa è su tutti i giornali: riceve fiori e centinaie di telefonate di congratulazioni, concede interviste e a vo lte si emoziona davanti ai microfoni di Radio Delta per le telefonate dei suoi ammiratori. Come ieri, che alla festa a sorpresa organizzata dai suoi giovanissimi colleghi della Radio ha fatto brillare di gioia i suoi occhietti intelligenti e vivaci.



LA torta dei suoi 89 Anni

I colleghi di RAdio Delta

Auguri Nonna Rosa

Oggi Potrete vederla al programma di Michele Guardi su Rai Due alle 10:30

mercoledì 26 novembre 2008

Cannolo cheesecake


Sono sopraffatta da un attacco di pigrizia acuta. Non riesco proprio a dedicarmi al blog. Avrei delle ricette da pubblicare ma mi manca qualcosa per farlo: la voglia. Sarà l'imminente arrivo delle vacanze, sarà la dieta, saranno i moltissimi impegni di mamma, ma non ce la faccio proprio a concentrarmi.... Voglio però ringraziarvi tutti dei tantissimi premi, le citazioni, i commenti, i passaggi nel blog e di tutte le attenzioni che continuate a concedermi.


Questa (o questo?) cheese cake l'ho preparato nell'ultimo periodo di lavoro, per dei miei carinissimi clienti che non amano molto i dolci e che devo ogni volta tentare con qualcosa di nuovo
Ingredienti:
Per il fondo
  • 300 g di scorze di cannoli
  • 150 g burro fuso
  • qualche cucchiaio di canditi a cubetti piccoli
Per il ripieno
  • 500 g ricotta
  • 300 g zucchero
  • 100 g di cioccolato fondente.
  • Cannella
  • buccia di limone grattugiata
  • ciliege candite o tondini d'arancia candita
Mettete nel mixer i cannoli e frullate grossolanamente. Impastate con i burro fuso e i canditi. Ponete l'impasto in una teglia con bordo amovibile precedentemente foderata di carta da forno o pellicola. Livellate l'impasto.
Preparate il ripieno mescolando la ricotta con lo zucchero, il cioccolato fondente tritato e se volete buccia di limone grattugiata e cannella. versate la crema di rictta sul fondo di cannoli macinati e dopo aver livellato mettete in frigo per qualche ora. Sformate e decorate con ciliegie candite, cannella e zucchero a velo.


domenica 2 novembre 2008

Che vi hanno portato i morti?




"Armi santi, armi santi
(anime sante)

Io sugnu unu e vuatri siti tanti
( io sono uno e Voi siete tante)

Mentri sugnu 'ntra stu munnu di guai
(mentre sono in questo mondo di guai)

Cosi di morti mittiminni assai"
(cose dei morti portatemene assai)


foto e versi trovati su Partecipiamo.it



Mi sono resa conto che non tutti conoscono la tradizione di regalare dolci e giocattoli nel giorno dei morti.

Come spiegavo a Daniela su Facebook (e si , ci sono anch'io), in Sicilia il 2 Nov, da ricorrenza triste, forse proprio per non intristire i bambini, si trasforma in una grande e divertente festa. I bambini aspettano con ansia il giorno dei Morti e ai miei tempi (anni 70 a.C.) non sapevo neanche chi fosse Babbo Natale.
Altro che dolcetto o scherzetto!!!


Zainetti, quaderni e matite colorate insieme a taralli, frutta di martorana (Andrea voglio farla prestissimo) e pupi di zucchero erano solo una parte dei regali che nonni e parenti morti portavano di notte, silenziosamente, ai loro piccoli cari che avevano fatto i bravi e avevano detto le preghierine per loro. Carrozzine per le bambole e biciclette nuove sfrecciavano per le strade guidate da bambini e bambine in tuta e scarpe da ginnastica nuove.


Ho letto un commento di Enza che senza troppi giri di parole si dice contrariata da questo accanimento per una tradizione, parlo di Halloween, che nostra non è. E siccome sono d'accordo con lei mi sono fatta un giro nel web per vedere quanto è rimasto della nostra.

Con mio grande piacere ho scoperto che anche se le streghe di Hallowen distribuiscono caramelle e Babbo Natale si da tanto da fare con renne e campanellini non potranno mai sostituire nei cuori dei siciliani l'amatissima festa dei morti.

Ecco i post che ne parlano.
Se ne avete altri da segnalare sarò felice di linkarli in questo post.

In Sicilia...


La festa dei morti a Palermo Fuori stagione (leggete anche il carinissimo commento di Hermes figlio di Giusy, l'autrice del blog )
E nel resto d'Italia...

domenica 26 ottobre 2008

Giochino della domenica

Sottotitolo: Giochino della prima Domenica di PURA VACANZA (niente lavoro, figli a passeggio con parenti vari, marito a pescare) Giochiamo che questa è una Tela Magica.
Qualunque cosa - reale o astratta - venga anche solo abbozzata su di lei,diventa vera, perfetta e a vostra completa disposizione.Voi, cosa vi dipingereste e perché?
Il simpatico gioco è della cara Mitì e se non fosse che è la prima domenica ect (vedi sottotitolo), potrei anche farlo diventare romantico e pensare a cose come colombe di pace, mondi senza violenza e bambini sempre felici... ma la prima cosa che mi è venuta in mente è questa Perché?
EVVABBENE.... sono a dieta.


martedì 30 settembre 2008

Oscià 2008

Lo scorso anno vi avevo parlato di O'scià*, la ormai nota Manifestazione inaugurata sei anni fa da Claudio Baglioni che si svolge a Lampedusa ogni anno a Settembre

Quest'anno al mito di Baglioni si è affiancato nell'ultima delle tre serate quel grande, fantastico, , delizioso, (fermatemi), eccezionale, bellissimo, simpaticissimo, bravissimo, abilissimo, sicilinissimo, capacissimo, affascinante, geniale, (FERMATEMIIIIIII...) incantevole, prodigioso, (ok,ok) quell'uomo stupendo che è Fiorello.

Godetevi questo simpaticissimo video, con Baglioni e il meraviglioso.... (ok basta) Fiorello.

C'è da morire dal ridere







*Il termine O' scià (diminuitivo di sciatu mio, fiato mio) in dialetto lampedusano, vuol dire respiro, fiato, e si usa sopratutto con i bambini , o tra gli innamorati, per dire caro, amore mio... ma anche semplicemente per salutare affettuosamente un amico.




lunedì 15 settembre 2008

Spaccatelle triglie e broccoletti





Cavoli! giust'appunto, cavoli, sono le 4 del mattino.



ho fatto un giro per i vostri blog... ho letto circa 300 post in almeno tre lingue, va be, letto è una parola grossa. Diciamo che ho sbirciato, letticchiato(!!???!!), guardato le foto di tutto quello che avete scritto o preparato negli ultimi tempi. Non potevo postare senza dare un'occhiata a quello che succede nelle blogosfera ! Gli altri 900 post più indietro sono stata costretta a"contrassegnare come già letti" nel google reader.



Spero di rifarmi presto, in fondo l'estate sta finendo ;) e posso tornare libera di scorazzare nei prati verdi del mio mondo virtuale

A presto




Spaccatelle triglie e broccoletti




Ingredienti





  • Spaccatelle

  • Broccoletti

  • Aglio

  • Cipolla

  • Olio d'oliva extravergine

  • Acciuga salata

  • Triglie sfilettate

  • Mandorle

  • Sale e pepe

  • pane grattuggiato tostato






Sbollentate in acqua salata i broccoletti. Tritate aglio e cipolla e fateli rosolare con l'olio in una padella, preferibilmente antiaderente, con l'acciuga salata, fino a far dorare la cipolla e a sciogliere l'acciuga . Aggiungete in questo soffritto le triglie sfilettate e fatele cuocere per 5 minuti, poi aggiungete i broccoletti, spezzettateli con la forchetta avendo cura di lasciar intero qualche ciuffo per la decorazione. Cuocete le spaccatelle a metà cottura, scolate e portate a cottura la pasta insieme al sugo, aiutandovi se serve con un po di acqua di cottura della pasta. Alla fine aggiungete una manciata di mandorle tostate e tritate.

Servite con pane grattuggiato tostato in padella con poco olio.





martedì 12 agosto 2008

Pomodori ciliegia gratinati



Non ho mai preparato tanti pomodori in vita mia come quest'anno.
Sarà che l'estate porta la voglia di cose fresche e genuine. Sarà che tra i pochi ortaggi che si coltivano a Lampedusa i pomodori sono quelli che mi piacciono di più. Sarà anche che con la storia de m'illumino di meno ;) mi è venuta voglia di preparare ( e consumare) solo cose che si producono nella stagione giusta. Sarà che la stagione quest'anno è proprio calda... e mia madre dice che sto buco nell'ozono ci farò morire tutti arrostiti... sarà.. sarà che sto divagando?
Insomma dopo i pomodori canditi (o pomodori confit) ho preparato questi pomodori gratinati che possono essere consumati come contorno, come antipasto o con un filo olio possono condire un bel piatto di spaghetti.
Ingredienti
  • Pomodori ciliegia
  • Pan grattato
  • Prezzemolo
  • Pecorino
  • Parmigiano (quante P !!!!)
  • Aglio
  • Olio
  • Origano
  • Sale e pepe
Tagliate i pomodorini a metà e lasciateli scolare un po' con la parte tagliata verso il basso.
Preparate la panatura
In un contenitore, che poi dovrà contenere anche i pomodorini, condite il pan grattato con tutti gli altri ingredienti. Versate dentro i pomodorini tagliati e poi avendo cura di ricoprire la parte tagliata di pan grattato sistemateli nella teglia e fateli cuocere in forno per 45 minuti a 120\130°

lunedì 28 luglio 2008

Pasticcini

Dopo i pasticcini di mandorla un'altra ricetta di piccola pasticceria. Il bello di questi dolcini è che ci si può sbizzarrire con forme e colori. Io nel farli mi concentro al punto da non sentire niente... è relax. Non si deve avere fretta.
Un po come fare i puzzle, quando hai finito, e il quadro è fatto, quasi ti dispiace.

Pasta frolla

  • 500g farina
  • 250g burro
  • 150 g zucchero
  • scorza di limone grattuggiata
  • 2 uova

Impastare burro, zucchero e farina e la scorza grattuggiata del limone, quando si è ottenuto un coposto sbricioaolto aggiungere le uova . Stendere la pasta fino a mezzo centrimetro di spessore e ricavare dei biscotti della forma desiderata. Cuocere in forno caldo per qualche minuto facendo attenzione a non farli diventare troppo scuri.

Marzapane

  • 500g di mandorle o farina di mandorle
  • 500 di zucchero a velo
  • 4 albumi
  • qualche goccia di essenza di mandorle

    Impastare tutto assieme aggiungendo gli albumi uno per volta per ottenere un impasto compatto facile da stendere con il matterello. Spolverizzeare il tavolo su cui si stenderà il marzapane con lo zucchero a velo per facilitare le operazioni :)

Per decorare

  • meringa
  • semi di papavero
  • cioccolato
  • chicchi di caffè
  • noci
  • mandorle
  • granella di mandorle


    Per attaccare i biscotti a due a due utilizzare marmellata, pasta di mandole ammorbidita, dulce de leche, nutella o il meraviglioso cioco-caramello di Lory.

lunedì 21 luglio 2008

Qua, qua, qua...

... ricominciamo da qua

Sono convinta che vi sarete stufati di questa noiosissima torta di carote; molto più poetica la torta di compleanno della mia piccola Alice, fotografata ormai due mesi fa e abbandonata nei meandri delle cartelle del mio hard disk in attesa di veder la luce. Dopo un lungo periodo di pausa di riflessione, e anche di duro (ommioddddio) lavoro, si ricomicia.
Di torte a forma di papera in giro per il web ce ne sono tante. Ed infinite sono le varianti per il ripieno dello zuccotto. La papera in questione è infatti formata da due zuccotti, uno più grande e uno più piccolo, ricoperti di briciole di pan di spagna. Il fiocco, le zampe, il becco sono fatti di marzapane colorato. Per la ricetta ho usato la stessa dell'anno scorso, ma potete usare la vostra e fare delle bellissime papere per i vostri bambini. Baci

ps: ah , son tornata eh?

lunedì 2 giugno 2008

Torta di ricotta e carote

Che vi racconto stasera? stavolta la foto non è delle migliori però è la sostanza quella che conta no? e poi bisogna accontentarsi sennò rischio di fare la figura di quella che si lamenta come una vecchia sclerotica!!! D'altronde stasera ho provato a fare un test per scoprire la vera età mentale su suggerimento di Boh e il risultato mi ha lasciata un po perplessa. Mi dava 44 anni, piu o meno sette in piu dei miei effettivi. Per fortuna che prima di cominciare ho letto le avvertenze, molto più simpatiche del risultato! Dicevano di non considerare attendibili i risultati :) e di prenderli con filosofia e spirito di autocritica (che non mi manca), la cosa più divertente è che il test è sconsigliato alle persone prive di spirito o troppo suscettibili. Io l'ho fatto quindi non lo sono :)

Torta di ricotta e carote

  • 600g di carote a rondelle
  • 150 g di ricotta di pecora ( a Lampedusa si trova solo quella)
  • 200 g di panna
  • un pugnetto di parmigiano
  • 3 uova
  • sale e pepe
  • burro


Fate bollire le rondelle di carotee usatene una parte per ricoprire il dondo di una tortiera meglio se foderata con carta da forno. Frullate il resto delle carote con la ricotta, le uova, la panna, il sale e il pepe. Aggiungete il parmigiano e versate il comosto sulle rondelle di carote già predisposte nella teglia. Infornate per una trentina di minuti a forno ben caldo.

giovedì 29 maggio 2008

Burro alle acciughe


Da questa postazione non ho mai scritto. O quasi mai.
Sono in sala, nell'angolino riservato alla reception. Ho appena finito di servire zuppa di pesce e cannoli . Sento il chiacchierio allegro dei clienti. Anche questa settimana una marea di bambini!
Mi hanno chiesto la ricetta diegli Spaghetti alla scarpara. Prima o poi li posto... sono troppo buoni!!! E intanto racconto loro del blog, così mi faccio pubblicità. E faccio anche due chiacchiere prima di andare dai bambini. Così mi rilasso un po'. Una mamma in ritardo ma serena è meglio di una mamma puntuale ma agitata e stanca. E in questo periodo sono in ritardo su tutti i campi e per questo voglio scusarmi con tutti gli amici e le amiche blogger che mi hanno invitato ai meme, Lenny, Anna righeblu, Andrea e poi con tutti quelli a cui non riesco a lasciare un salutino nel blog.
La ricetta di oggi non è proprio una ricetta, ma trovarsi già pronto questo burro in frigo può risolvere una spaghettata improvvisata o un aperitivo con gli amici.

Burro alle acciughe

  • 250g burro
  • 4 filetti d'acciuga salata
  • basilico
  • origano
  • pepe rosa
  • fiori secchi e rametti di rosmarino per decorare


Scaldare una noce di burro in un padellino e sciogliervi dentro le acciughe. Far ammorbidire il burro restante e amalgamarlo con origano e basilico tritato. Aggiungere il burro sciolto con l'acciughe. Ricomporre il panetto su un foglio di carta da forno e mettere in frigo qper qualche ora. Servire il panetto di burro all'acciuga decorato con rametti di rosmarino, pepe rosa tritato grossolanamente e fiori secchi commestibili.

La ricetta è su qualche numero di Sale e Pepe... Tulip perdonami non ricordo di preciso quale. Vale lo stesso come contributo al club?

giovedì 22 maggio 2008

La musica amica

Giuseppe ha quasi trent'anni, ha scelto Lampedusa per la vita e suona il pianoforte da quando aveva otto anni .

Giovanni ha quasi 68 anni, ha scelto Lampedusa per le sue vacanze ma vive a Berlino, e suona il violino.


Giuseppe fa tutt'un'altro lavoro ma c'è stato un momento in cui ha dovuto decidere se fare della musica classica il suo lavoro e ha scelto invece di andare a vivere nella sua isola lasciando al pianoforte solo pochi, preziosi momenti di espressione.

Per Giovanni il violino è il compagno inseparabile di una vita. E' stato il primo violinista di prestigiose orchestre di Berlino ed oggi è in pensione.


Cos' hanno in comune? si sarà capito. Hanno la stessa fidanzata, sono innamorati entrambi della musica. Un'amore che non crea gelosie, che non divide ma unisce.

La loro amicizia dura da anni nonostante la differenza di età e la lontananza. Si stimano come musicisti e come uomini, ogni tanto suonano assieme per divertimento e passano ore a parlare dei concerti dell'uno , degli studi dell'altro, dei loro musiciti preferiti, dei pezzi più belli. Di musica classica e di musica leggera. Di musica amica.




La musica Amica è il titolo che hanno dato a un concerto organizzato quache giorno fa nella sala del nostro ristorante. Un concerto per violino e pianoforte al quale hanno invitato un piccolo gruppo di amici (una settantina di persone) che hanno apprezzato moltissimo questo mini concerto come l'idea rinnovata dei vecchi salotti musicali. Hanno suonato dei pezzi di Paganini, di
kreisler, di Pugnani.
E alla fine una trascrizione, per pianoforte della famosissima Volare che è stata la ciliegina sulla torta. Non che mancassero le ciliegine quella sera!!! spero di farvi vedere presto un video di qualche pezzo della serata.
E' stato oltre che un concerto un momento d'incontro. Dopo l'ascolto, quattro chiacchiere rilassate tra amici, tra un pasticcino e un bicchiere di passito. Ci hanno promesso che lo rifaranno, forse a ottobre. Io non vedo l'ora!

martedì 13 maggio 2008

Scene da un matr... da una comunione


Il mese di maggio è un mese bellissimo, qui; le prime vere belle giornate, l'isola che si risveglia dalla pausa invernale, la festa della mamma, che per quest'anno mi ha fatto diventare La mamma migliore del mondo con un attestato di merito portatomi da mio figlio assieme a una poesia lunghissima e imparata a memoria, che già questo bastava a farmi felice, e un fiore di carta pesta fatto all'asilo. A parte tutto questo i bambini in questo mese fanno la Prima Comunione e tutte le domeniche è magia, campane a festa, bambini che corrono in chiesa tutti vestiti di bianco e col giglio in mano, genitori emozionati, forse un pò stanchi ma orgogliosi.


E anch'io ho avuto il mio bel da fare Domenica scorsa. No, non personalmente. I miei figli sono ancora troppo piccoli, ma abbiamo preparato il pranzo per la festa della Prima comunione di un bambino. I genitori erano venuti a chiedere qualche settimana fa un menù ma poi hanno chiamato per dirci di pensare noi a tutto, di scegliere piatti e vino. Una bella responsabilità che però ci ha permesso di fare del nostro meglio. Il lavoro in cucina è collaborazione, e questa volta sono proprio soddisfatta di tutto il gruppo. Di chi ha fatto i cubetti di pomodoro e di chi invece ne ha fatto delle rose, di chi ha tritato il prezzemolo e di chi ha affettato il cake. Di chi ha impiattato e di chi ha decorato, di chi ha apparecchiato e di chi ha messo a posto. E anche di chi tra un piatto e l'altro si è fatto contagiare dalla mia mania di fare foto al cibo... anche se con il telefonino e che mi ha ricordato ad ogni portata di fare la fotina.

Cernia al forno alla Lampedusana

Bravi tutti. E brava anche lei, il pescione qui sotto, che è stata al livello delle nostre aspettative. Quasi nove chili di Cernia, un pesce tipico del mediterraneo che vive nei mari profondi (fino a 400 m) ma che d'estate si trasferisce vicino alle nostre coste sempre tenendosi in acque profonde ed è per questo che il mare di Lampedusa ne è ricco, che è stata la prima donna indiscussa di tutto il menù.L'abbiamo cucinata al forno, tutta intera, molto semplicemente, con pomodorini , capperi, cipolla accompagnata da patate al forno condite in ugual maniera e bagnata ogni tanto con i suoi stessi succhi, rilasciati nelle più di due ore di cottura a fuoco moderato. Favolosa.

E brava anch'io. Ogni tanto si può dire ;) e visto che sono all'inizio voglio farmi anche gli auguri per questa mia nuova stagione non solo dell'anno ma della vita! Sisi!

Il menù non sto a raccontervelo tutto, alcuni piatti sono ricette che già vi ho dato. Come questi




Tra gli antipasti c'erano anche questi ...
Cestini di parmigiano con insalatatina di rucola, ricotta, pomodorini canditi e riduzione di aceto balsamico.


La ricetta dei pomodorini canditi è semplice. Basta tagliarli a metà, sistemarli su carta da forno in una teglia con la parte tagliata verso l'alto, spolverizzarli di zucchero e, se volete, aromi di vostro gusto e metterli in forno a 100° per due ore. Si possono fare il giorno prima e se volete conservarli per qualche giorno in più potete metterli sott'olio.

I cestini di parmigiano si fanno mettendo qualche cucchiaio di parmigiano in un strato sottile su un padella antiaderente. Si lascia sciogliere sul fuoco il parmigiano formando una specie di crepe, poi si gira la cialda ottenuta su una tazza capovolta (le mie erano tazzine da caffe) meglio se ricoperta di carta da forno ritagliata in quadrati di grandezza adatta alla misura della tazza. Si lasciano raffreddare e i cestini sono pronti.
Per l'insalatina unite, rucola, pomodorini canditi e ricotta in un contenitore e condite l'insalata con olio e sale. Riempite i cestini con l'insalata e decorate con la riduzione di aceto balsamico ottenuta mettendo in un pentolino dell'aceto balsamico e facendolo bollire fine a vederlo ridurre e diventare cremoso. Attenzione a non esagerare perchè può cominciare a sentirsi troppo l'odore del caramello bruciato.

...E questi...


Fagottini di pesce spada affumicato
La ricetta la trovate nel blog di Bian che a sua volta avevo provato da Natale Giunta
Io l'ho sola impacchettata con un filo di erba cipollina


E per finire vi regalo una chicca del dietro le quinte. La prima e l'ultima foto della cerimonia.

La sala appena lavata

E i fiori di carote che mi sono dimenticata di utilizzare per guarnire il risotto e che sono rimaste abbondonate nella loro ciotola d'acqua fino a quando, era già il momento della torta, qualcuno si è ricordato di loro e sono state spostate in frigo per la fine impietosa di un soffritto :).


venerdì 9 maggio 2008

Pasticcini di mandorla e la loro variante al Matcha

Rieccomi. Mille cose fatte, mille cose da fare, ma, giuro, un'occhiatina ai vostri blog l'ho data nonostante tutto. Cosa ho fatto? cosa mi tiene impegnata? sta tutto qui!
La stagione è cominciata da un pezzo e tra operazioni di apertura, programmazione(???!!!) menù, ristabilisci ruoli e compiti, riabituati alla nuova situazione (sempre la stessa da 20 anni e comunque sempre diversa ogni estate!) non scrivo una ricetta da quasi un mese. Però, ho cucinato tanto e fatto anche tante foto così spero di proporvele man mano.

A chi invece ho proposto questi pasticcini? Chiacchierando con Katy su Gtalk le raccontavo della mia clientela di questo periodo. Stranamente mi ritrovo un folto gruppo di romani. Ma non sono arrivati tutti insieme! No, no! Una famiglia di origini siciliane con tre bambini (di 2 ,4 e 6 anni) trapiantati a Roma con grintoso nonno ottantaduenne al seguito, una famiglia con due bambini (5 mesi e tre anni) di Sanremo lei , umbro lui, anch'essi trapiantati a Roma, tre persone di Zurigo di cui almeno uno di origini romane e forte accento romanesco ;) una coppia che all'aereoporto di Roma ha perso l'aereo per Sharm e ha deciso di venire a Lampedusa... anche loro hanno qualcosa a che fare con Roma no?E adesso veniamo alla ricetta che voglio dedicare ad un'amica che mi legge dall'altra parte del mondo, Francesca una siciliana che vive a Toronto, in Canada da 40 anni e che dice che in Sicilia ha lasciato il suo cuore. Come non crederle?
La scorsa estate sono riuscita ad avere, grazie ad Acilia (il cui blog, sobrio ed elegante, non dovete perdervi se volete sapere tutto sul te) del the Matcha, quella polverina verde che ha contagiato i foodblogger di tutto il pianeta, ma di proporvi frolle al matcha e muffin al matcha, che sono le prime cose che ho fatto, non mi andava visto che già erano state pubblicate bellissime ricette; così, ci ho messo un po' ma sono riuscita a fare quello che avevo in mente, i pasticcini di mandorla al Matcha, scoprendo con piacere che la polverina magica esalta il sapore della mandorle pur conferendogli un leggero e gradevole sapore di erba.


Per un chilo di mandorle servono, un chilo di zucchero e 6/8 albumi, dipende dalla grandezza delle uova, la scorza grattuggiata di un limone. Per la variante al Matcha io ho aggiunto alla metà dell'impasto un cucchiaino di Matcha
Si tritano finemente le mandorle al mixer poi si impastano con lo zucchero e gli albumi, aggiungendo questi ultimi gradualmente. L'impasto deve essere piuttosto duro per formare le palline alle quali si sovrapporrà mezza ciliegia candita o una mandorla e le classiche "esse" fatte usando il pollice, l'indice e il medio di entrambe le mani. Si infornano in forno preriscaldato a 180° e si cuociono per 6 o 8 minuti, giusto il tempo di diventare croccanti fuori e rimanere morbidi dentro. Se la consistenza dell'impasto non è proprio soda conviene far riposare i pasticcini qualche ora prima di infornarli.
Dimenticavo di scrivere che le forme di questi pasticcini si fanno immergendo le mani e l'impasto completamente dentro lo zucchero a velo del quale i pasticcini devono risultare completamente, e in abbondanza, ricoperti.
Con questa ricetta partecipo al meme-game di Laura, meme che raccoglie ricette che hanno come tema il te; come dice Laura può essere qualcosa preparato con il tè, o perfetto per un tea time...fate voi.

lunedì 28 aprile 2008

Fiori per voi






Passo velocemente solo per dirvi che torno presto, che mi mancate moltissimo e non vedo l'ora di essere di nuovo tra voi. E' un periodo molto impegnativo, che non mi lascia molto tempo per me. Vi dedico questi fiori, di Ligabue, artista che ho imparato a conoscere da poco e che mi affascina infinitamente.

Con questi fiori voglio anche ringraziare anna e andrea che mi hanno premiato con il foca pridee la persona che mi ha ispirato la curiosità verso questo artista.

A presto

domenica 13 aprile 2008

Chutney di datteri e arance


Il termine chutney deriva dalla parola indiana chatni Oriente, che significa "fortemente speziato" ed è infatti un condimento originario dell'India che di solito consiste in un mix di frutta, (e/o verdure) aceto, spezie e zucchero. Ci sono infinite possibili combinazioni di ingredienti per il chutney può essere dolce o salato e si utilizza per accompagnare formaggi ma anche salumi e carni. Può essere consumato fresco, a pezzettini, oppure tritato (la parola hindi chutni significa anche schiacciare, fare chutni) oppure ancora cotto molto lentamente e poi conservato in barattoli dopo la sterilizzazione ed è in questo modo che sta avendo la maggiore diffusione anche in Europa.


L'abbinamento di questi due ingredienti mediterranei è un'idea del libro "Conserve fatte in casa" de "I libri di Sale e Pepe" ma ho modificate le proporzioni in base alle quantità di datteri e arance che avevo a casa. Il risultato? Sorprendentemente buono! l'agrodolce, solitamente tipico della cucina siciliana, fa di questo chutney un ottimo accompagnamento per formaggi non molto stagionati e crackers o biscotti salati.
Ecco quindi un'altra ricetta per il club di Sale e Pepe


Biscottini salati, caciotta, chutney di arance e datteri.



Chutney di arance e datteri
  • 180 g datteri
  • 140 g mele
  • 320g arance
  • 200 g zucchero di canna
  • 1/2 cucchiaino sdi zenzero in polvere
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • 70 g di aceto di vino
  • 130 di aceto di mele ( si può usare anche tutto aceto di vino)


Sbucciate e affettate le mele eliminando i semi. Sbucciate le arance a vivo (il peso è calcolato senza la buccia) e fatele a cubetti, denocciolate i datteri e tagliateleli pure a cubetti. Mettete tutti gli ingredienti in una pentola e portate ad ebollizione mescolando. Lasciate cuocere a fuoco lento per due ore e mezza, mescolando continuamente per non farlo attaccare. Quando sarà denso versatelo nei barattoli sterilizzati, chiudete e capovolgete.


Per chi ha il bimby può risparmiare fatica e tempo in questo modo; mettere tutti gli ingredienti nel boccale e lasciar cuocere per 3 ore 100° vel soft antiorario. (L'unico disturbo dev'essere quello di reimpostare l'orario dopo la prima ora e poi ancora dopo la seconda ora).


Io ho preferito non fare nessun procedimento per la conservazione (tipo far bollire i barattoli) ma mettere il barattolo in frigo, dove si conserva perfettamente per più di un mese.


Altre ricette di chutney potete trovarle nel bel blog di "Stella di Sale"


Chutney di tamarindo
Chutney di arance e cipolle
Chutney di mele


Per la brisè ai semi di papavero potete usare la ricetta di campo di fragole oppure questa:

Biscotti salati

  • 250g farina
  • 125 g burro
  • 50 g parmigiano
  • 1 uovo
  • sale
  • semi di papavero
  • qualche cucchiaio d'acqua (se serve)

Impastare la farina con il burro e il sale nel mixer , aggiungere poi l'uovo e se serve l'acqua. Poi i semi di papavero. Lasciar riposare l'impasto in frigo per una trentina di minuti. Tirare una sfoglia non sottile , ritagliare i biscotti e infornare per pochi minuti un forno già caldo.










mercoledì 9 aprile 2008

5 foto e 7 (?) segreti!

Eccomi qua a svelarvi fotograficamente 5 cose di me...
Claudia e ieri anche Camalyca mi hanno invitato a parlare di me con 5 fotografie. Campo di fragole invece voleva conoscere ( e svelare a tutti!!!) i miei sette segreti. Vediamo se riesco con 5 foto e 4 chiacchiere a raccontarvi anche i miei 7 segreti. Sto dando i numeri????

Prima foto

Cominciamo dalla prima foto; è il mio ambiente, qui respiro; tra pentoloni e lavelli, frigoriferi e forni sguazzo proprio come un pesce con le sue branchie dentro il suo mare. Domani ricomincio a lavorare dopo 5 mesi di letargo. Il 1° segreto? Non so se essere contenta o se lasciarmi prendere dai sensi di colpa perche affido i bambini alla baby sitter per gran parte della giornata.
A questo proposito voglio segnalarvi un bellissimo post di Blimunda (leggete anche gli interessanti commenti sul rapporto madre figli lavoro padri ect)

Seconda Foto



Veniamo ora alla seconda foto. Non focalizzate la vostra attenzione sul telefonino in se!! a me è QUESTO telefonino che piace.... Il telefonino come oggetto utile per me non ha nessun valore, io li dimentico dappertutto... lascio che si scarichino senza ricordarmi mai di ricaricarli. Rimango mesi senza un soldo sulla scheda... Insomma non li amo! Però. Però questo mi piace. Il segreto numero 2? Questo è il tentativo di mandare un messaggio neanche tanto subliminale a mio marito...


Terza foto

Terza foto. Sono 4 anni che ciucci, biberon e tettarelle girano per casa mia. Niente esprime meglio di questa foto anche se non proprio bella (blimunda non me ne volere) la frenesia del lavaggio-sterilizzazione-lavaggio dei primi mesi in cui un nuova vita irrompe delicatamente (!!!???) nella casa di una giovane coppia. Si è vero non hai tempo di fare tutte le cose che hai sempre fatto, vogliono tutte le attenzioni per loro, assorbono ogni attimo della giornata. Ma superati i primi tempi di disperazione per i frenetici ritmi pappa-cambio-nanna-pappa ect all'infinito, quanta gioia ti danno? I miei attraversano la fase in cui tutti i bambini sono una continua gag. E qui veniamo al Terzo segreto: Mi fanno morire dal ridere!!
Quarta foto


Ecco qua, la 4° foto. Veniamo a un'altra facciata di me. Sono a dieta tutte le settimane da Lunedi a Giovedi. questo vuol dire che tutte le verdure che vedete nella foto si rasferiscono nel mio frigorifero il Lunedi. Stazionano qualche giorno diminuendo leggermente di volume fino a giovedì. Per trasformarsi (e qui ecco il quarto segreto) da Venerdi a Domenica in ricchi sformati grondanti gorgonzola o zuppe opulente con croccante pancetta che tutto sono tranne che piatti dietetici.
Quinta foto


Bene. Finalmente una foto (la quinta) che non mi fa vergognare. Nella foto sto utilizzando un rotolo di carta stagnola al posto di un mattarello che in quella occasione non avevo. Cosa dice di me questa foto? che se serve mi arrangio! tipo: grattuggiare il formaggio con la forchetta in mancanza della grattuggia oppure aprire le bottiglie di birra con il manico della cucchiaio... e altre sciocchezzuole del genere. Il quinto segreto? Qualcuno dice che non morirei di fame neanche se cadessi dentro un pozzo.
Gli altri due segreti? penso sia meglio fermarmi qua. D'altronde con questo post ho esaurito la mia dose di cavolate del mese.



invito ai meme (per uno, per l'altro, o per tutti e due o se non l'hanno già fatto o non ne hanno voglia anche per nessuno dei due :)

sabato 5 aprile 2008

Un menù per la trattoria



Finalmente riesco a pubblicare il menù per festeggiare il primo anno dell'apertura della trattoria Muvara. Il valore del menù forse non rientra nei canoni richiesti dai due gestori ma per gli amici si può fare un'eccezione !!! Ho scelto i piatti che più mi sembrano vicini alla mia cultura gastromica e anche ai miei gusti. Un menù al 100% lampedusano

Buon appetito

Spaghetti al nero di seppia
Insalata LampedusanaTorta di ricotta
Sto cercanto di adempiere ai miei dovere di Blogger attenta e efficiente... Presto cercherò di pubblicare i meme ai quali sono stata invitata da Campo di fragole, Claudia... arrivo eh? Non mi sono dimenticata...