giovedì 27 dicembre 2007

The best of 2007

Siamo ancora strapieni per la grande abbuffata del cenone, del giorno e del giorno dopo di Natale ma lo stesso stiamo già pensando a cosa cucinare/mangiare per la notte di Capodanno .
Io ho gia stilato, insieme alla persona con cui cucinerò per quella sera un menù guida che sicuramnete si allargherà e si trasformerà man mano che faremo la spesa e via via che i piatti prenderanno forma. Abbiamo pensato ad un buffet informale, saremo una ventina di persone con tanti bambini che speriamo si addormentino presto sui divani per poterci continuare a divertire... i bambini dico... spero che non si addormentino anche i grandi!

Ecco il Menù previsto

Arancini
Tartare di pesce
Stuzzichini vari
Un paio di quiche
Palline di ricotta e crudo
Alici marinate
Pepata di cozze
Briochine ripiene di insalata russa (se vengono belle ve le faccio vedere dopo)
Involtini di pesce spada o tonno affumicato (non lo so ancora) ripieni di ricotta all'aceto balsamico

E poi ho intenzione di fare dei Cioccolatini ripieni di Mou (la ricetta del caramello la trovate in questa torta di Saffron ma anche in questi Muffins di Adrenalina ) e i datteri ripieni di noci e ricoperti di cioccolato... e... mmm...
siamo in due a cucinare... credo che il Menù si fermi qui fino al momento della messa in azione...
E con questo spero di avere accontentato Roberto

Ed ora la ricetta che ho pensato per Sandra & zorra e la loro raccolta delle migliori ricette dell'anno

Lo Sgombro sott'olio

Ho scelto questa perchè oltre a piacermi molto è la ricetta che più mi sembra rappresentare la mia isola; è già stata sperimentata con successo da lei...

giovedì 20 dicembre 2007

Biscotti con i fichi

Prima che tutti spariscano per le vacanze di Natale posto anch'io il mio alberello di Natale e...



Auguro a tutti di essere felici, per quel giorno e per tutti gli altri che seguiranno

Passate un Natale dolce dolce con le vostre famiglie.



I miei due alberelli (uno piccolo piccolo in primo piano e l'altro un po più grande sullo sfondo) partecipano entrambe al Xmas 3 contest



I biscotti con i fichi (Buccellati) sono un dolce tipico siciliano del periodo di Natale. Insieme a questi si fanno anche i pasticciotti, dei muffin ripieni di marmellata (oggi anche di Nutella) e i Mustazzoli, biscotti impastati con vino cotto di Fichi d'india, speziati al pepe e passati poi nei semi di sesamo. Il bello di questi dolci e che per farli ci si riunisce mamme, zie nonne e bambini creando una grande confusione ma divertendosi anche tanto. Si consumano poi, nelle serate di Natale dedicate alle tombolate, o almeno così si faceva finchè io ero ragazzina.



Biscotti ai fichi o Buccellati



Per l'impasto

1 kg Farina

100 g strutto

200 g zucchero

2 uova

10 g ammoniaca

2 bustine di vaniglia

latte quanto basta



Per il ripieno

1kg di fichi secchi

300 g di mandorle (tostate tritate grossolanamente)

150 g datteri

100 g uva passa

cannella in polvere

chiodi di garofano macinati

buccia d'arancia essiccata e macinata

1/2 arancia spremuta (o una )

marmellata d'arancia qualche cucchiata



Preparare il ripieno il giorno prima.

Tritare i fichi con i datteri e l'uva passa riducendoli in una pasta , meglio aiutarsi con un trita carne.

Aggiungere poi tutti gli altri ingredienti lasciando per ultimo il succo d'arancia. Il composto deve risultare morbido e deve potersi lavorare per formare dei salsicciotti lunghi di un cm di diamentro. Risulta un poco appiccicoso, per fare i salsicciotti meglio bagnarsi le mani nell'olio.



Per l'impasto:

impastare il tutto, in una impastatrice o anche a mano aggiungendo un po di latte alla fine, fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo. Tirare la sfoglia con la macchina della pasta, (è l'alternativa più moderna al sempre valido, ma più faticoso, mattarello:). Lavorarla un poco lasciando i rulli più aperti all'inizio e stringendoli poi per ottenere una sfoglia sottile. Tagliare delle strisce larghe 4 o 5 cm e lunghe il più possibile. Appoggiarvi sopra i salamini di fichi e chiudere. Tagliare dei biscotti di 10/ 12 cm e formare delle ciambelle o dei bastoncini. Si può lasciare scoperto parte del ripieno per creare deli intarsi sui biscotti, oppure si possono praticare dei tagli con le punte delle forbici sulle ciambelle già create. Si possono decorare con codette di zucchero e diavolini. Noi li abbiamo lasciati semplici, per praticità.

Cuocere in forno molto caldo finchè non avranno preso un colore dorato scuro



L'alberello di natale l'ho fatto ponendo tra due triangoli di pasta il ripieno, intagliando il triangolo superiore con le punte delle forbici e addobbandolo con delle palline argentate.

lunedì 17 dicembre 2007

Bretzel: un anticipo delle mie vacanze.

Quelli più buoni li ho mangiati a Innsbruck. Presto proverò a farli: le ricette so già dove posso trovarle. Ma se ne avete ancora qualcuna da segnalare passatemela pure!



Sono tornata. Grazie a tutti per i commenti carini lasciati al mio ultimo post e per le e mail. Spero di rispondere presto a tutti... appena riesco a tirare fuori la testa da tutta la roba che è uscita dalle valigie sommergendomi.

martedì 20 novembre 2007

Trippa con patate: Tradizione e modernità

Sperimentare, provare nuove ricette e divertirsi nell'assemblare alimenti e sapori più lontani e strani è, certo, molto divertente. Ma se il cibo è ricordo, è tradizione, se ha un ruolo importantissimo nella nostra storia, ogni cuoco ma soprattutto ogni mamma dovrebbe trovare spazio per certi piatti della nostra tradizione che stiamo mettendo sempre più da parte. Nella tradizione lampedusana si sta quasi perdendo ad esempio l'usanza di cucinare i fegatini di sgombro, le interiora di cernia (ventre). Nessuno più sa come si cucina il pan cotto (io per prima). Eppure questi erano piatti che arricchivano la tavola dei nostri nonni, alcuni proprio nei giorni di festa.
Per fortuna c'è chi a questi piatti non vuole rinunciare e che si diletta nel passare ai posteri ricette in via d'estinzione. Come la trippa alla piacentina di Gloricetta o quella alla comasca
di Sergiott.
Come questa "Trippa con patate" mangiata a casa di amici sabato scorso, che abbiamo cucinato insieme e servito, giusto per dare al piatto un parvenza di modernità, su ciotoline di pasta fillo.

Ingredienti:

  • 1 cipolla
  • 1 carota
  • 1 gambo di sedano
  • un rametto di rosmarino
  • 4 patate non troppo grandi
  • 1kg di trippa, già pulita
  • 1 scatola di concentrato di pomodoro
  • vino rosso
  • olio evo
  • sale e pepe

    In un tegame far rosolare nell'olio la cipolla, la carota e il sedano tritati grossolanamente un rametto di rosmarino che dopo toglieremo prima di sfumare con il vino. Aggiungere dopo qualche minuto la trippa tagliata a striscioline e far cuocere per una decina di minuti. Sfumare con il vino, salare e pepare. Cuocere un quarto d'ora, unire le patate tagliate a tocchetti e cuocere ancora cinque minuti. Aggiungere il concetrato di pomodoro portare lentamente a cottura aggiungendo poca acqua se occorre. Servire con parmigiano grattato, su delle ciotoline di pasta fillo.
    Per le ciotoline: dopo aver preparato la pasta fillo stenderla formando dei dischi sottili, sovrapporne due su un foglio di carta da forno adagiato su una tazza resistente al calore e cuocere in forno caldo a 180° per 5 minuti circa


sabato 17 novembre 2007

Tartare di ricciola e gamberi crudi, ricette per esigenze e per ispirazione



Ho passato metà della mia vita di cuoca a cercare di riprodurre nel dettaglio le ricette di mia madre. La osservavo. Chiedevo spiegazioni. Imitavo i suoi gesti. Raggiungevo buoni risultati ma quasi mai, per non dire mai, riuscivo a raggiungere il livello di bontà che sprigiona da ogni suo piatto. Quando sentivo parlare di arte in cucina mi chiedevo cosa ci fosse di artistico nell'avere le mani che puzzano di aglio e cipolla; nelle piccole bruciature che immancabilmente mi procuravo; mi chiedevo cosa ci fosse di artistico nel pelare patate o affettare zucchine. E' difficile competere con chi del suo lavoro ha fatto una passione. Il trucco stava tutto lì: la passione. L'amore per la cucina, come dice lei. Così ho cambiato registro.

Diciamo che non l'ho fatto per scelta ma per caso. La passione è piombata nella mia testolina quando per esigenza mi sono dovuta inventare delle cose che non facevano parte del nostro menù. Partivo, ad esempio, da ingredienti che dovevo consumare, oppure dalla necessità di preparare un dessert all'ultimo minuto. Era in quei momenti che mi sentivo un'artista. Ero sola, io e la mia cassetta di pesche, o anche di merluzzetti, e ne dovevo fare qualcosa di commestibile, preferibimente anche buono. E... incredibile! Accadeva che proprio quel giorno ricevevo dei complimenti! Certo ci sono ricette che vanno seguite alla lettera, specie certe ricette di pasticceria per ottenere un buon risultato. Ma ci sono ricette che danno il via ad altre creazioni, ad altri piatti ad altre opere d'arte. Perchè nasca un bel piatto, oltre alle competenze, le ricette scritte e le scuole di cucina, servono anche ispirazione, voglia di scoprire, intuito, e tanta, tanta passione



Insalata di gamberi crudi e chicchi di melagrana

Questa ricetta nasce da un suggerimento di Gaia, in un commento ad un mio precedente post. A proposito, se volete fare un dessert con lo sciroppo di melagrana, Lory ne ha preparato uno che oltre ad esser esteticamente spettacolare dev'essere anche buonissimo.

Ingredienti



  • gamberi freschissimi

  • chicchi di melagrana

  • succo e scorzetta d'arancia

  • olio evo

  • fior di sale

  • zenzero in polvere

Sgusciare i gamberi, marinarli per qualche minuto nel succo d'arancia, aggiungere i chicchi di melagrana, il fior di sale, lo zenzero, l'olio



Tartare di riccioletta e rucola.


Questo piatto invece nasce dalla voglia di assaggiare senza cottura un pesce, e precisamente una riccioletta di 700 g . che in pescheria mi aveva proprio ispirato per la sua freschezza. Il progetto era di farne dei filetti da mangiare per secondo, e questo proposito è stato mantenuto con una ricetta che vi posterò prossimamente. Nello sfilettare la riccioletta però è successo, forse per caso e forse no, che alcuni pezzetti di pesce si sono staccati dal filetto principale così che ho potuto preparare 2 piccole porzioncine di questa tartare.


Ingredienti:



  • ricciola

  • rucola

  • succo d'arancia

  • sale affumicato

  • olio


Tritare a coltello la ricciola e marinarla in poco succo d'arancia. Se vi piace appena un po più cotta aggiungete del succo di limone (io non l'ho messo). Tagliare a julienne la rucola, mescolarla al pesce e condire con olio e sale affumicato.

giovedì 8 novembre 2007

Composta di mele, uvetta e pinoli

Il piacere di regalare cibi fatti con le proprie mani ha qualcosa di speciale, non è la prima cosa che ti capita al negozio, ma è qualcosa di pensato che porta a chi lo riceve anche un po di te. Le marmellate possono essere un'idea da regalare a Natale e io piano piano sto mettendo da parte un bel numero di barattolini così che quest'anno non mi ritroverò impreparata e costretta a correre per negozi all'ultimo momento come faccio tutti gli anni. Questa composta è davvero utile perchè può risolvere l'esigenza di un dolce per una cena improvvisata all'ultimo minuto. Un foglio di pasta sfoglia o di frolla, uno strato di composta, 20 minuti nel forno e il gioco è fatto.

Composta di mele, uvetta e pinoli


Ingredienti:
2500 mele (gia sbucciate e pulite)
1250 zucchero
250 uvetta
150 g pinoli
2 cucchiaini colmi di cannella (oppure la quantità che più si adegua ai vostri gusti)

Sbucciate le mele, togliete il torsolo, tagliatele a quarti e mettetele nella pentola con lo zucchero. quando si saranno ammorbidite un poco, passate al passa verdure. Fate cuocere per una ventina di minuti, aggiungete pinoli e uvetta , fate cuocere altri 15 minuti (girando spesso con un cucchiaio di legno). Togliete dal fuoco, aggiungete la cannella in polvere. Versate nei vasetti di vetro ben puliti e asciutti. Sterilizzate i vasetti ben chiusi: metteteli in una pentola con acqua fredda, portate ad ebollizione e fate bollire per 35 minuti.

Conserve fatte in casa: La cotognata

Stare a casa senza andare a lavorare mi permette di fare quei lavoretti che durante la stagione estiva non potrei mai fare, per mancanza di tempo o perchè inadeguate ai menù. Passando da Fior di zucca mi aveva attratta una conserva di mele cotogne davvero golosa che lei consiglia di provare con lo yogurt. Io sono meno salutista e credo che ne farei una calorica crostata, ma nel frattempo ho preparato qualcosa che si può mangiare così com'è, quasi fosse una caramella. La ricetta l'ho trovato nel libretto Conserve fatte in casa uscito con Sale e Pepe qualche tempo fa, quindi posso finalmente dare il mio contributo al Club , ma ho sostituito lo zucchero cristallizzato con zucchero di canna Ingredienti:
  • 500 g mele cotogne
  • 500 g di zucchero di canna
  • zucchero
Lavate le mele cotogne, tagliate a spicchi (è un po faticoso ma ne vale la pena) e fatele sobbollire in poca acqua per 15 minuti e comunque finchè non si saranno ammorbidite. A questo punto sbucciatele, togliete il torsolo passatele al passaverdura* e pesatele. Mettetele in una pentola con la stessa quantità di zucchero di canna, portate ad ebollizione e abbasssate il fuoco. Fate sobbollire per circa 20 minuti girando con un cucchiaio di legno. Se la fate nel Bimby, (90°, 40 min, vel 1,) come ho fatto io, ci metterà un pò di più ad addensarsi ma almeno mentre lui fa tutto da solo voi potevi leggervi il resto del libretto. Quando si sarà formata una pasta densa e compatta, versatela in un contenitore ricoperto con carta da forno o come ho fatto io in una pirofila di ceramica. Ponete la pirofila in un posto fresco per 3 giorni (se ci riuscite). Passati i 3 giorni tagliate a cubetti, oppure ritagliate le forme che più vi piacciono con delle formine per biscotti, e passateli velocemente nello zucchero. Conservate in contenitori a chiusura ermetica.



*Aggiornamento (9 novembre 2007): Mi ero dimenticata di aggiungere che prima di rimettere in pentola con lo zucchero bisogna bassare il tutto al passaverdura

lunedì 5 novembre 2007

Passeggiate novembrine- Arista ripiena di Albicocche secche morbide e frutta secca


Si, lo so che avei dovuto postarvi la ricetta del dessert nel quale utilizzare lo sciroppo di Melagrana, ma con queste giornate quasi estive chi ce l'ha la voglia di stare a casa a cucinare?
Questa foto è di Sabato 3 Novembre e ci saremmo fermati anche a fare il bagno alla Guitgia (la spiaggia che vedete sopra) ma il programma era di fare una full immersion in mezzo al verde, così... In mezzo al verde a Lampedusa? direte voi... e infatti dentro la Riserva orientata protetta sembra proprio di non essere a Lampedusa


Privata della sua vegetazione lussureggiante al momento della sua colonizzazione (1843) da parte dei Borboni, Lampedusa oggi ha il tipico aspetto brullo e desertico del Nord Africa. Si racconta però, che un tempo fosse "ricoperta di Macchia mediterranea", di pini e di diverse piante aromatiche. Di tutto ciò oggi resistono Capperi, Melograni, Carrubi, Fichi d'india e Agavi. Ma alcune zone dell'isola cominciano a rinverdirsi ad opera del corpo forestale soprattutto nei valloni delle zone di rimboschimento dove sono stati piantati con successo diversi Pino d'aleppo .
I Valloni sono dei Canyon che dal centro dell'isola portano fino al mare, sono faticosissimi da attraversare ma offrono panorami davvero entusiasmanti, noi visto che eravamo con i bambini infatti abbiamo optato per sentieri più comodi ma non meno suggestivi. Durante la passeggiata abbiamo avvistato due Falchi regina, rari uccelli provenienti dal Madagascar. E molto divertente è stato spiegare a mio figlio che no, in quelle casette non ci abitano i puffi!


I Dammusi* sono caratteristiche abitazioni in pietra con il tetto a cupola. Questo nella foto sopra è Casa Teresa , particolarmente completo e grande è anche il più antico, e si trova appena fuori dalla riserva.
La passeggiata si è conclusa con un bellissimo panzo a casa dei nonni, dove ci aspettava una gustosissima grigliata i pesce. Per non lasciarvi a bocca asciutta però vi do la ricetta dell'arista ripiena che ho preparato Domenica a cena in un attacco di fame dovuta alla settimama di dieta. Un giorno alla settimana si può esagerare no? Avevo visto preparare del filetto di Maiale alla prova del cuoco, era ripieno di prugne e pinoli ma non mi ero segnata la ricetta così ho provato a rielabolarla a modo mio.
*Il Dammuso si articola in una serie di ambienti (kammara, makasenu, pagghiarola, cucina e furnu) tra di loro non collegati internamente e disimpegnati all'esterno dal passiaturi coperto dalla tradizionale pinnata, a cui si aggiungono gli altri spazi produttivi (stadda, jardinu, parmentu, aria e mannara
Arista di Maiale ripiena di Albicocche secche morbide e frutta succa con contorno di funghi e patate.


Ingredienti:
  • 1.5 kg Arista di Maiale
  • latte 1/2 l circa (quanto basta per coprire l'arista a metà)
  • albicocche secche morbide 12
  • 100 g pinoli
  • 100 g mandorle
  • 160 g speck
  • 12 funghi champignon
  • 8 patate
  • 2 cipolle
  • 1 rametto di rosmarino
  • olio
  • sale e pepe
Ho tagliato l'arista, aprendola a libro, l'ho massaggiata con sale e pepe poi l'ho lasciata dentro un contenitore con il latte e un rametto di rosmarino per circa sei ore.
Ho tritato nel mixer albicocche, pinoli, mandorle e speck ma non troppo finemente. Con una parte di questo mix un po' appiccicoso ho riempito l'arista e l'ho legata con lo spago da cucina, con l'altra metà ho riempito le cappelle dei funghi. Ho soffritto le cipolle affettate sottilmente e sono passata a rosolare la carne su tutti i lati cominciando da quelli più corti. A questo punto ho rosolato i funghi girandoli sui due lati delicatamente per rassodare il ripieno senza farlo cadere nella pentola, poi li ho tolti e spostati in un piatto. Ho aggiunto alla carne le patate sbucciate e lasciate intere, le ho rosolate e salate poi ho versato nella pentola il latte nel quale avevo marinato la carne. Ho lasciato cuocere per circa 50 min (se serve aggiungete durante la cottura altro latte). Prima della fine della cottura, gli ultimi 5 minuti, quando ormai c'era pochissimo liquido ho rimesso i funghi ultimandone la cottura, insieme alla carne e alle patate.

La ricetta che avevo visto alla prova del cuoco l'ho poi trovata qui

venerdì 2 novembre 2007

Vinci una cena esclusiva per 2! Io ci provo...

Il contest è organizzato dal Sito Turismo in Italia e da www.elation.it un portale che organizza esperienze tipo questa
Visto che tra un po di giorni sarò in giro per l'Italia e c'è la possibilità di vincere un cena per 2 in una delle città indicate qui, io ci provo. Voi?

giovedì 1 novembre 2007

Thinking blogger award

Per la blogosfera gira il thinking blogger award,

un premio da assegnare a 5 blogger che si leggono assiduamente. Io l'ho ricevuto da Lory! (Grazie! non sai quanto mi faccia piacere! )

5 blog sono davvero pochi, ma le regole sono regole. Ecco i miei blog:

martedì 30 ottobre 2007

Melagrana, sciroppiamoci l'autunno

Latito. Ma solo perchè ancora mi devo rendere conto che l'estate è finita e posso godermi la pace. Ho passato la domenica pomeriggio a fare marmellate. La mia cucina sembrava quella di un ristorante. Pentoloni, montagne di bucce di mele, barattoli. Qualche anno fa se qualcuno , finita la stagione, mi parlava di roba da mangiare rischiava grosso!!! Adesso mi ritrovo fra i pentoloni anche quando potrei rilassarmi. Mah. Miracolo del blog.
L'ansia di 6 mesi senza neanche un giorno libero è dura a mollarti. A casa c'è stato tanto da fare. Cambio di guardaroba, pulizie, qualche acquisto per la casa che reclamava da un pezzo la mia presenza. Impegni di ordinarissima piacevolezza. La semplicità della vita familiare nel bel mezzo dell'Autunno. Accompagnare il bambino all'asilo, preparare da mangiare per 4, per 4??? stirare, dormire sul divano davanti a buona domenica, fare conserve... genuine e casalinghe.

Sciroppo di melagrana
Avevo visto lo sciroppo di Bian allo zenzero e avevo voglia di farlo, ma non trovando lo zenzero fresco ho optato per qualcosa di altrettanto salutare: la melagrana. Probabilmente questo frutto, che fra le oltre cose ho scoperto essere originario dell'Africa settentrionale (e quindi delle mie parti), cuocendo perde parte delle sue proprietà benefiche, ma sicuramente il suo sapore ne guadagna.


Ingredienti

  • 500g succo di melagrana
  • 500g zucchero
  • 4 chiodi di garofano
Passate al passaverdure chicchi che precedentemente avrete provveduto a raccogliere dentro un contenitore.
Mettete il succo insieme allo zucchero e ai chiodi di garofano in un pentolino e fate sobbolire per una quindicina di minuti e comunque finchè non è diventato denso. Versate lo sciroppo, togliete prima i chiodi di garofano, nei vasetti , chiudete e fate bollire i vasetti in una pentola con dell'acqua per 35 minuti, per sterilizzarli.







venerdì 19 ottobre 2007

Ancora tartare e crudo di pesce

Prima che comincino a tassarci sul serio, avete visto (l'ultima trovata del governo?) pubblico qualche ricetta in più nello stesso post... :)))
...'Nsi sa mai ;)

Queste dovevano essere i miei ultimi giorni di lavoro per questa stagione, ma mi sono beccata una di quelle influenze (Adina non sei la sola!!) da aver dovuto anticipare le mie ferie.
Il mio maritino mi sta sostituendo egregiamente, ma io avrei preferito, adesso che c'è poco lavoro, dedicarmi alle mie conserve prima di chiudere la stagione. Verrà il momento anche per loro.
Intanto approfitto di queste giornate che sono a casa per mostrarvi alcuni piatti preparati questa estate nei quali ho utilizzato i sali che grazie a Lory ho scoperto.





La tartare di tonno Stavolta l'ho preparata, facendo marinare per qualche minuto il tonno tagliato a cubetti in qualche cucchiaio di salsa di soia. Poi l'ho servito insieme a cubetti di pesche sia bianche che gialle condite con un filo d'olio evo, zenzero in polvere, olio di peperoncino. Se volete potete aggiungere un po di Fleur di sal, ma la salsa di soia e già abbastanza salata.



Gamberi crudi con palline di melone

Anche per preparare questo antipasto bastano pochi minuti. Si preparano le palline di melone con l'apposito scavino. Si metteno a marinare i gamberi nel limone, poi si condisce il tutto con olio evo e Sale Rosso Hawaiano



Tartare di ricciola, mela verde e pesca.
Anche qui ho semplicemente marinato la ricciola tagliata a cubetti in poco succo di limone, poi ho unito la frutta e condito con olio evo e sale affumicato.

mercoledì 17 ottobre 2007

Guardate qua!!!!!!!

Ieri ero, un po arrabbiata perchè non ero riuscita a caricare una foto della spiaggia sul mio post dell'ambiente...
Ma guardate oggi un mio cliente (grazie Massimo!!!) che è partito da pochi giorni da Lampedusa che foto mi ha inviato, fatte sulla spiaggia dell'isola dei Conigli!!!!
Sono anni che non vado a fare il bagno in quella spiaggia ed è stata una stupefacente sorpresa anche per me vedere questa foto Questo spiega perchè da qualche anno i volontari della Lega Ambiente non permettono di portare in spiaggia nessun attrezzo per la pesca . Neanche un retino!!!

...e questo... ... è un cucciolo di gabbiano che si gode, indisturbato, il paesaggio.

lunedì 15 ottobre 2007

Blog Action Day



Arrivo con un giorno di ritardo, ma non posso mancare al Blog action day. Ieri avevo scritto il post ma non ho potuto pubblicarlo. Il bello dei blog è anche questo...

Anch'io mi impegno a scrivere un post sull'ambiente, e come richiede il blogactionday.org lo farò senza allontanarmi troppo dallo stile e dai temi del mio blog. Uno degli argomenti del mio blog è lo Zatterone su cui vivo, una delle tre isole Pelagie, Lampedusa, l'isola più a sud d'Europa





Eh si, sono la blogger più a sud d'europa!!!

Visto che l'argomento è l' Ambiente e quello che si può fare per un futuro migliore, ancora una volta vi parlo delle mie amate tartarughe
Dal 1995 è stata istituita la riserva naturalistica "Isola di Lampedusa" che si estende per 320 ettari nella striscia meridionale dell'isola e comprende quella che è una delle più belle spiaggie del mondo: l'isola dei conigli, dove da sempre la tartaruga Caretta Caretta depone le sue uova.
La riserva è gestita da Legambiente spesso oggetto di discussione per le regole troppo dure che a volte sembra dettare. Ma sulla spiaggia dei conigli ogni anno avviene il miracolo della schiusa delle uova, e questo dopo una stagione in cui migliaia di persone ogni giorno scendono sulla spiaggia, prendono il sole e fanno i bagno. E se questo succede ancora è grazie a loro. I volontari della Legambiente proteggono per tutta l'estate un quadrato di sabbia non permettendo a nessuno di camminarvi sopra, ne di piantare ombrelloni in gran parte della spiaggia, in modo da tenere sempre la sabbia alla giusta e naturale temperatura. In fondo a chi vuol godere della spiaggia basta poco per dare una mano all'ambiente! Certo i volontari fanno molto di più: aiutano gli operai a costruire e sistemare i vialetti di accesso, puliscono la spiaggia, fanno i turni di notte per non lasciare i nidi incustoditi.... se avete voglia di partecipare attivamente al loro lavoro (e di una vacanza davvero alternativa) potete rivolgervi qui

Legambiente Riserva di Lampedusa

Tel. 0922 971611

Fax:0922 971812

Email:lampedusa@iol.it

venerdì 12 ottobre 2007

Babà, va bene come anticipo d'autunno?


Qui l'Autunno non è arancione come le foglie che si staccano dagli alberi; di alberi ce ne sono pochi.
E non è neanche grigio come il cielo di ottobre, l'autunno. E se lo è, lo è per poco tempo. Qui l'autunno è una fine d'Agosto più lunga. Fa ancora caldo.
Ma ogni tanto un rumoroso acquazzone porta via afa e polvere per qualche ora.
Come stamattina. In pochi minuti il sole, già latitante, si è nascosto del tutto, grosse nuvole nere hanno riempito il cielo e velocemente si sono sciolte in pioggia. Tanta. Scrosciante. Lampi giganti hanno invaso le strade improvvisamente vuote e tuoni fortissimi sembravano entrare in casa. E poi il mare. Oggi non l'ho ancora visto; si sarà esibito in onde come montagne, schiumose, rumorose; le goccioline, gli spruzzi saranno arrivate fino alla strada confondendosi con la pioggia. Poi di colpo ha smesso. L'aria pulita, fresca, umida, è entrata in casa appena ho aperto la finestra. Portandomi una buona dose di ottimismo, di serenità, ha preso posto tra di noi. Siamo a casa con il raffreddore, piccolo anticipo d'inverno. Niente asilo, niente lavoro. Un pò come essere in vacanza. Per cui oggi non ho cucinato niente di particolarmente complicato. Ma zuppa contadina di lenticchie, di orzo e legumi. La ricetta la potete trovare in molti blog, c'è quella rusticona dei Cuochi di carta quella un pò più ricca di Orchidea e quella risottata di Saffron.
Ma giusto per non lasciarvi senza una mia ricetta ,e anche per dare una giustificazione a quella foto lassù vi do la ricetta dei Babà. Quest'estate l'avevo vista da Coco in versione al Limoncello e mi è venuta voglia di farla. Poi però ho trovato la ricetta originale e ho preferito cominciare con questa.

Babà al rum
  • 500 g farina
  • 100 g zucchero
  • 200 g burro
  • 60 g latte
  • 6 uova
  • 25 g lievito
  • un limone
per lo sciroppo

  • 500g zucchero
  • un litro d'acqua
  • vaniglia
  • 200g rum
Sciogliete il lievito di birra nel latte intiepidito e impastatelo con 100 g di farina a mano in una ciotola. Formate una palla e lasciatela nella ciotola coperta da un tovagliolo, in un luogo a riparo da correnti per 30 min e comunque fino a quandoavra raddoppiato il suo volume. Mettete l'impasto lievitato nell'impastattrice aggiungete la farina rimasta, lo zucchero e la scorza grattuggiata del limone e lasciate impastare. Poi aggiungete uno ad uno le uova. Ed infine il burro ammorbidito. Lasciate lievitare per circa un'ora. Poi dividete l'impasto nelle formine per babà. Oppure versatelo in un unico stampo grande, a ciambella. Cuocete in forno già caldo a 180 gradi per 15 minuti.

Per lo sciroppo scaldate l'acqua fino a sciogliere lo zucchero e fatela bollire un po con la buccia di un limone. Aggiungete il rum e appena usciti i babà dal forno bagnateli con lo sciroppo.
Sono buonissimi tiepidi e bagnati semplicemente con questo sciroppo ma per un effetto più scenografico si possono guarnire con panna e frutta fresca o anche con crema pasticcera.

venerdì 5 ottobre 2007

Polpettine di pesce con salsa allo yogurt


Vediamo se riesco a postare qualche ricetta, prima che mi venga la felice idea di scrivere

qualche altra cosa che con il cibo non c'entra niente :)

Questo è un blog di cucina

Ogni tanto me lo devo ricordare... è scritto anche sopra sotto il titolo del Blog, Blog di cucina e di altre cose.. non solo di altre cose. Succede che però, lavorando in cucina tutto il giorno, ti prende la smania di sapere altre cose, di vedere che succede fuori dalla propria pentola.

E così finisce anche che mi perdo nella lettura degli altri blog e mi prende la voglia di scrivere d'altre cose .

Polpettine

Ingredienti:

  • Pesce (si può fare con qualsiasi pesce)
  • Pan grattato ammorbidito con del latte
  • Aglio
  • prezzemolo tritato
  • zucchero un pizzico
  • sale un pizzico
  • cannella un pizzico
  • pepe un pizzico
  • uova (quante ne bastano per un impasto morbido)
Si fa cuocere il pesce per pochi minuti in acqua bollente salata, si pulisce e si amalgama, sbriciolandolo con le mani, al resto degli ingredienti. Si formano le polpettine e si friggono in olio ben caldo.


Salsa allo yogurt
  • Yogurt bianco
  • aglio tritato finissimo (poco)
  • sale
  • basilico spezzettato






giovedì 4 ottobre 2007

Free Burma



















Oggi è il Free Burma! day: tutti i bloggers possono aderire a questa iniziativa.
So che spesso i nostri blog sono un mezzo per trasferire al mondo i nostri frivoli messaggi, ma ogni tanto mi accorgo che abbiamo in mano un potentissimo mezzo. Facciomone buon uso.
Grazie a Dario, Ricir, e Gigi che ci hanno dato l'imput per parlarne.
E grazie a Marinella nel cui Calderone ho scoperto l'iniziativa
Ps: Se mi sono scordata qualche link da aggiungere fatemi sapere.
Ps 2: per potentissimo mezzo, ovviamente non intendevo il mio blog... da solo. Ma tutti insieme si .

sabato 29 settembre 2007

8 fatti di... Me..me

Grazie a Loste, Giu e cat, Saffron, Anna, Scrapucina che mi hanno invitato a questo meme.



Le regole

  • bisogna parlare di otto fatti a caso che riguardino se stessi in un post dedicato,
  • scegliere altre otto persone da taggare
  • dire loro che sono taggate

Ecco i miei 8 fatti


  1. La città non fa per me. Mi ero iscritta all'universita alla facolta di lettere a Genova. L'ho mollata dopo 6 mesi, e dire che studiavo anche, per incompatibilità con la vita di città. Non fa per me, alzarsi alle 6 per arrivare all'università alle 9. Non fa per me, aspettare il verde, anche a piedi, per attraversare la strada, se avete sentito qualcuno belare attraversando a qualche incrocio di Corso Sardegna, ero io esasperata. Non fa per me, farmi schiacciare come una sardina sull'autobus. Non fa per me, la città. No, non fa per me.


  2. Ascolto Mina da sempre.Mia madre mi ha raccontato che non avevo neanche 2 anni e cantavo Parole Parole Parole. Al Liceo i miei compagni ascoltavano i Duran Duran e si fidanzavano, virtualmente, con Simon Le bon. Io ascoltavo E se domani e imparavo a memoria tutte le canzoni di Mina.


  3. Sono (o devo dire sono stata?) cintura blu di Taekwando. Ho praticato questo sport per 2 anni. In quel periodo ho cominciato ad amare il footing e a considerlo un'attività piacevole e rilassante e non qualcosa da fare per forza o solo perchè fa bene. Per questo devo ringraziare il mio maestro, che oggi è anche un mio caro amico.


  4. Ho una specie di avversione per il telefono. Dimentico il mio cellulare ovunque. Non mi ricordo mai di caricare la batteria, né la scheda. Non ci tengo particolarmente ad essere rintracciabile


  5. Odio le bugie. Mentire è forse la cosa più squallida che una persona possa fare. Tollero, vagamente, quelle dette a fin di bene, ma se sono costretta a mentire me ne vergogno profondamente e arrossisco anche solo a pensarci


  6. Ho una paura folle dei gatti, non è che non mi piacciono... ma se si avvicinano mi si rizzano i capelli e mi si contraggono le dita dei piedi fino a farmi male. E più sono piccoli più mi impressionano. Per fare in modo che i miei figli non ereditino questa fobia, quando c'è un gatto nelle vicinanze li affido a qualcuno e mi allontano con nonchalance per fare in modo che li possano accarezzare mentre io me ne sto a debita distanza.


  7. Faccio torte da quando avevo 12 anni. La mia prima torta è stata il Pan di Spagna. Passavo interi pomeriggi a montare a neve gli albumi con due forchette, finchè non diventavano bianchi e spumosi. Vi ho già detto, no? che mi piacciono i lavori noiosi.


  8. Ecco. Da piccola io ero una di quelle che voleva fare la ballerina. Non la velina. E neanche la letterina. Ma la ballerina col tutù rosa e lo chignon; e le scarpette con le punte di gesso. E avevo anche un ritaglio di giornale con una foto della Fracci sulle punte.


Ora invito , seguendo le regole : Helha, Danone, Cat, Realupen, Graziella, Dolci ricette, Viola melenzana, Cuoco d'artificio. Buon Lavoro... che fatica sto meme!!!

venerdì 28 settembre 2007

O' scià (part two)

Sono le 11:30. Lo spettacolo alla Guitgia, non è ancora finito. Sento ancora Ivana Spagna cantare la sigla del Re Leone.

Eccovi in anteprima , fresche fresche di scatto le foto della terzultima serata di Oscià.

Questo è quello che sono riuscita a riprendere arrivando tardi e non avendo una posizione centrale rispetto al palco.

Hanno aperto lo spettacolo I neri per caso. A loro voglio dedicare qualche riga in più, perche ho avuto modo di conoscere due di loro, e sono davvero molto simpatici. Con Mario abbiamo fatto due chiacchiere nel pomeriggio, mentre Ciro è venuto stasera a salutarmi in cucina. Alloggiano in un residence vicino così li avremo da noi anche domani a colazione. Hanno cantato prima Sentimento, che ho riascoltato davvero con piacere, poi "Via" una canzone di Baglioni che farà parte del loro nuovo Album, ve la ricordate?

La mia sigaretta brilla rossa insieme a luci di periferia

zampate della vita sulle mie ossa

sei più sincera quando dici una bugia ...

Dopo i Neri per caso si è esibito, Neri Marcorè in un Monologo-imitazione molto divertente

Hanno duettato con BAglioni (dove la troveràà tutta questa energia il nostro Claudio?) anche

Annalisa Minetti, Serena Autieri, gli Avion travel, Fabrizio Moro, Simone Cristicchi, Matia bazar


Momento di grande spettacolo quello in cui Niki Nicolai ha duettato con Baglioni accompagnata dal marito e sassofonista Stefano Di Battista, il quale dopo si è esibito in un assolo accompagnato dal pubblico che batteva le mani a tempo .





Alcuni artisti quando sono andata via (ho due bambini piccoli , io!!!) non avevano ancora cantato ma ho la fortuna di poterli sentire anche da casa. Così non mi sono persa neanche i Matia Bazar cantare Ti sento.

Spero di potervi raccontare ancora qualcosa di Oscià 2007 nei prossimi post. Se volete invece sapere ancora qualcosa in più sulla manifestazione cliccate qui

lunedì 24 settembre 2007

O' scià. Parole e musica per una società multietnica


E' partito ieri sera il primo appuntamento della ormai quinta edizione della manifestazione organizzata da Baglioni.

O'scià* non è solo un evento musicale. Gli immigrati clandestini raggiungono Lampedusa con i loro barconi fatiscenti; fuggono dalla povertà, dalla guerra, dalla paura. Fuggono con i loro bambini, lasciando la loro terra senza sapere se la rivredanno.
O'scià è un modo per parlarne. Perchè non ci si dimentichi di loro una volta finito il telegiornale. Una sorta di provocazione nei confronti della politica , ma anche un modo per sensibilizzare l'opinione pubblica. Parole e musica per una società multiecnica.


Ieri sera il primo evento: il meraviglioso concerto dell' Orchestra di Piazza Vittorio


Italiani, tunisini, senegalesi, argentini, rumeni, cubani e di altre nazionalità ancora, che ieri sera hanno catturato l'attenzione di turisti e isolani , coinvolgendoli al ritmo dei loro svariati strumenti, violini, trombe, sax, percussioni di tutti i tipi e molti altri che non avevo mai visto. A volte improvvisando assoli aiutandosi con mani e piedi. Chi meglio di loro poteva dare il via a O'scià? Dal palco è arrivato fino a noi con chiarezza il loro affiatamento, ma anche, il loro amore per la musica, e il ruolo che essa ha nel contesto della manifestazione e allo stesso tempo nella loro Orchestra.
Qui potete vedere un loro video.






*Il termine O' scià (diminuitivo di sciatu mio, fiato mio) in dialetto lampedusano, vuol dire respiro, fiato, e si usa sopratutto con i bambini , o tra gli innamorati, per dire caro, amore mio... ma anche semplicemente per salutare affettuosamente un amico.

sabato 22 settembre 2007

Ordine e Disordine

Mitì, mi ha molto fatto sorridere oggi. L'immagine di lei che svolazza per la casa mettendo a posto spesa e biancheria, non è molto lontana dalla mia quando torno a casa dal lavoro. Devo destreggiarmi tra giocattoli sparsi per la casa, roba da sistemare, biberon da lavare. Magari con un bimbo in braccio, e prendendo al volo l'altro che si tuffa dal divano. Se come dice qualcuno le idee di ordine e disordine sono innati in noi, io mi sono persa qualcosa e questa cosa non è certamente il disordine.
Io non so quanti occhiali da sole mi son persa, sono una disordinata cronica.
Da piccola, mi mandavano alla posta, o a fare qualsiasi altra piccola commissione, e puntalmente mi perdevo i soldi.
Oppure andavo in bicicletta alla bottega dietro casa mia a comprare, che ne so, il latte e tornavo a casa a piedi perdendomi la bici. Se poi dovevo uscire e non trovavo la mia Graziella rosa, mi arrabbiavo come una matta pensando che me l'avessero rubata.
Col tempo le cose non sono molto migliorate.

Ho perso libri, chiavi, braccialetti.
Ho perso un paio di volte la patente, per poi ritrovarla dopo mesi.
E poi ho perso cose che non sono oggetti. A volte ho perso il filo, un ricordo, un amico. E non perchè io sia disordinata. E ho perso anche dei giorni a cercar di ritrovarli.
E poi, a volte ho perso la pazienza e gli oggetti me li sono ricomprati.
Però per certe cose è una battaglia persa, è inutile cercarle.
Hai perso tempo, se insisti ci puoi perdere la testa.

mercoledì 19 settembre 2007

Tonno al sesamo. Passeggiando tra i blog dei grandi cuochi si diventa grandi...

Sono super impegnata in questo periodo, specialmente da oggi; la mia mamma-chef mi ha mollato da sola in cucina (per la seconda volta questa stagione anche se per motivi importanti).
E' difficile guidare una cucina, anche se in piccolo, e io ce la sto mettendo tutta. Questa è un pò la prova del nove; dall'anno prossimo, molto probabilmente me la dovrò cavare da sola.
Si dice che ad un certo punto nella vita si ha voglia di cominciare a prendere le decisioni da soli, si ha voglia come dice Maurice di camminare con le proprie gambe, di diventare grandi. Io di mettermi tutte quelle responsabilità sulle spalle non avrei fretta.
Mi piace poter arrivare in ritardo al lavoro ogni tanto, e mi piace non dover essere io l'ultima che chiude la porta. Mi piace perdermi tra le riviste di cucina in cerca di un'ispirazione... o perdere una mattinata a decorare una torta.
Non mi piace dare ordini, ne essere quella che deve controllare tutto. Insomma io sono ancora una cuoca bambina, che ha tanto da imparare e che di voglia di imparare ne ha tanta.
Leggo sempre i blog degli altri cuochi, per confrontarmi, per crescere.
Facendo un giro per il Bistrot ho scoperto con piacere, che, non so quando, Maurice aveva inserito il mio Blog tra i suoi Link sotto la voce Colleghi.
Dirigere una cucina è molto impegnativo e so che dovrò rinunciare a qualche piccolo piacere della vita. Però che soddisfazione trovare il mio nome sotto a quello di Vissani. :)
(E pazienza che il collegamento non porta proprio alla mia pagina ;)
Tonno semicrudo al sesamo
Questa è un'altra idea rubata ad amuses bouche . Non dico ricetta perchè è proprio semplice da fare. Si taglia il tonno a cubetti, si infilza ogni cubetto con uno stuzzicadenti e si appoggia su un piattino con il sesamo in modo che questo si attacchi solo da un lato. Si scalda dell'olio d'arachidi e vi si frigge il tonno solo da una parte per pochi secondi. Si serve con della salsa di soia ma è altrettanto buono con qualche goccia di limone.


lunedì 17 settembre 2007

Blog Cafè

Non posso non promuovere, ce lo chiede anche Staximo che fa parte degli organizzatori dell'evento, l'iniziativa di Squisito, incontro goloso tra foodblogger e non solo, giunta alla sua seconda edizione.
Tanti gli appuntamenti

Ed inoltre il premio Blog cafè che premierà sei blog.

Le categorie per cui si vota sono:

  • il Blog dei blog
  • il Migliore blog di ricette
  • il Migliore blog di un cuoco professionista
  • il Migliore blog del vino (esclusi i siti delle cantine)
  • il Migliore blog per le fotografie
  • il Migliore blog dell’anno (il blog che più ha stupito tra quelli messi in rete tra il 1° gennaio e il 31 agosto 2007)

I blog che saranno premiati non li deciderà la giuria ma tutti quelli che visitano i Blog.

Per votare basta aggiungere un commento in calce al post che annuncia il premio indicando le proprie preferenze.

Ho trovato con piacere il nome del mio blog tra quelli votati e tra quelli che gli organizzatori hanno selezionato per il blog dell'anno.

Se anche voi volete votare per il mio blog (Cliccate qui sotto e commentate il post della pagina che si aprirà indicando, se volete, il mio blog)... vi spedirò un milione di euro in monete d'oro.... ovviamente di cioccolato :)

Grazie a tutti

BlogCafe