venerdì 29 giugno 2007

Stasera scatolette!!




Potrei parlarvi di omega 3 e di colesterolo buono; potrei dirvi che appena pescato viene cotto e immediatamente inscatolato e per questo mantiene tutte le proprieta del pesce fresco; potrei ancora parlarvi del fatto che viene lavorato con cura, artigianalmente, come si faceva una volta; potrei dirvelo, e direi assolutamente la verità.
Ma io voglio invece dirvi quanto siano buoni, freschi, appetitosi questi
Filetti di sgombro sott'olio

Si può gustare così, scolato un pò dell'olio d'oliva in cui è conservato, come antipasto o come secondo accompagnato da una fresca insalatina ; ma è anche il pezzo forte di questa bellissima Insalata Lampedusana

    Eccovi gli ingredienti

  • sgombro sott'olio
  • pomodoro
  • olive nere (meglio se infornate)
  • cipolla
  • capperi di pantelleria
  • origano
  • fagiolini lessi
  • patate lesse a cubetti
  • cetrioli
  • basilico
  • olio evo sale pepe origano


consiglio importante: la cipolla si può mettere cosi com'è tagliata a fettine ma per un'insalata più digeribile e meno piccante mettetela a bagno in acqua e sale per qualche minuto strizzatela e ripetete l'operazione altre 2 volte. La cipolla perde la sua croccantezza ma per gli amanti della cipolla è una goduria: se ne può mangiare a quintali (salvo avere incontri galanti) perche brucia poco e diventa digeribilissima

Indirizzi
Famularo Sarina
Salita Bellini
91010 Pelagie (Lampedusa e Linosa) - AG
Tel. 0922-971973 fax. 0922-970090

martedì 26 giugno 2007

Ecco dove lavoro

Spesso, questo succede un pò a tutti, la vita e il lavoro si intrecciano in un unica storia. E questo succede soprattutto quando si lavora insieme ai familiari, e la tua casa e il tuo lavoro coincidono. Praticamente sono cresciuta tra sala e cucina, insieme alle mie due sorelle che man mano hanno preso altre strade. Ho imparato a cucinare aiutando mia mamma che a sua volta ha intrapreso questa attività spinta dall'amore per la cucina e dalla voglia di fare. La sua raccolta di ricette è tutta scritta a mano; i fogli sono meravigliosamente schizzati di sugo e unti d'olio ma ognuna di quelle ricette racconta tra le righe un pezzo della sua storia e a volte qualche divertente aneddoto. Da adolescente non avrei mai pensato di fare il suo stesso lavoro, ne tanto meno di amarlo; per questo motivo non ho fatto nessuna scuola alberghiera e nessun corso di cucina. Crescendo ho imparato ad apprezzare questo mondo di profumi e sapori e a quelle ricette ho aggiunto le mie, inventate, ispirate o interamente copiate da internet e comunque stampate al computer, mettendo insieme in questo modo tradizione e tecnologia , antico e moderno. Fino a voler addirittura aprire un foodblog.


Ecco, finalmente mi sono decisa a parlarvi del Cavalluccio Marino Hotel attività dei miei genitori, che oggi gestiscono insieme a me e mio marito . Fino ad ora non l'ho fatto perche volevo che "Caramelle non ne voglio più" fosse il mio blog e non quello della nostra attività. Per una volta volevo che la mia passione per la cucina fosse libera dagli impegni e dai doveri: solo un gioco. Per una volta volevo che fosse l'espressione della mia personalità e del mio carattere. La cucina come lavoro, e i cuochi per professione lo possono sostenere, è un lavoro faticoso. Certo se fatto bene da tante soddisfazioni. Ma è la cucina per gioco, quella senza orari da rispettare, senza budget in cui per forza devi rientrare, la cucina che piace a me .

E' ovvio che moltissimi dei piatti che avete visto nel mio blog sono quelli del nostro ristorante anche perchè d'estate non avrei il tempo di cucinare a casa.

Ed ecco che ancora una volta la mia vita si mescola al mio lavoro.
La torta della foto è una torta di ricotta decorata con frutta candita e cioccolato fondente. L' ho composta dentro un anello foderato con una striscia di pan spagna colorato prima della cottura.

Con questo post accontento anche la curiosità di Helga che frequenta Lampedusa per amore di Baglioni e di Daniela che è stata nella mia isola l'estate scorsa. Qualche tempo fa me lo avevano chiesto e ora che sanno dove sono non potranno non passare a farmi un salutino se si troveranno da queste parti.

domenica 24 giugno 2007

Ciambellone alle mandorle

Il nostro giardino per ora è tutto pieno di girasole. Io li adoro, fanno veramente allegria!
Mi fanno venire in mente questa simpatica canzone
e come un girasole giro intorno a te
che sei il mio sole anche di notte
e come un girasole giro intorno a te
che sei il mio sole anche di notte
(Giorgia)
..........Arrivo di corsa... e all'ultimo minuto con il mio ciambellone per il meme di Dolci Ricette.
Questa è la versione Ciambella di una torta che ho scoperto poi chiamarsi delizia alle Mandorle La ricetta del biscuit aux amandes, buonissimo anche da solo l'avevo rubata ad Adrenalina che a sua volta aveva scelto dal libro "Gourmandises" di Donna Hay.
Con l'impasto della pasta di mandorle invece si possono fare dei bellissimi pasticcini formando delle esse e poi passandoli nello zucchero a velo.



Ingredienti per il

Biscuit aux amandes ()

255g di burro morbido
265gdi zucchero
1 e mezzo cucchiaio da cucina di buccia di limone grattugiato fine
4 uova + 1 tuorlo
2 cucchiaio da cucina di succo di limone
300 g di farina
1 bustina di lievito in polvere
105g di mandorle in polvere


Preriscaldare il forno a 170 °C. Lavorare il burro, lo zucchero e la buccia di limone con uno sbattitore elettrico, fino ad ottenere un composto leggero e cremoso. Aggiungere progressivamente le uova e il succo di limone, e mescolare accuratamente il composto. Aggiungere la farina e il lievito, poi la polvere di mandorle. Versare il composto dentro uno stampo per ciambella da 26 cm imburrato e infarinato. Cuocere per 45 minuti circa, fino a che bucandola con uno stuzzicadenti questo non ne uscirà pulito. Lasciare raffreddare dentro alla tortiera per 5 minuti poi estrarla e lasciarla raffreddare su di una griglia.



Per la pasta di mandorle
1 kg farina di mandorle
1 kg zucchero
8/9 albumi
la buccia grattugiata di un limone
Aroma di mandorle (pochissime gocce)

Impastate aggiungendo un albume alla volta , e gli ultimi solo se sono necessari. L'impasto deve essere duro ma deve potersi spremere con la tasca da pasticcere.

Per farcire
Marmellata di albicocche
Composizione
Preparate al ciambella come descritto sopra. Quando è fredda tagliatela orizzontalmente e farcitela con uno strato di marmellata di albicocche (io ho usato quella per la cottura che si usa in pasticceria).
Con la stessa marmellata ricoprite il sopra della torta. Decorate la torta, con la pasta di mandorle rivestendo tutto il bordo interno ed esterno. Fatela riposare per tante ore, anche una notte, altrimenti l'uovo fa gonfiare l'impasto rovinando la decorazione. Prima di infornare (a 180° per 15 minuti) spolverizzate con poco zucchero.

martedì 19 giugno 2007

Giornate nere

Ci sono giorni che ti svegli e dici:" che giornata sarà?" , poi metti il piede giù dal letto , ti capita un mattoncino lego sotto e per il male ti rimetteresti a dormire. Ti viene il dubbio che non sarà una gran bella giornata. Ma quando al lavoro infili nel forno un tot di muffin e dopo 35 minuti tiri fuori dal forno un'unica torta lo capisci che giornata sarà.
Non resta che aspettare che finisca.
Spaghetti al nero di seppia
Seppie freschissime 1 kg
Passata di pomodoro 600g
Aglio
Cipolla
Prezzemolo
un pezzetto di acciuga salata
Olio evo
sale e pepe
Spaghetti (Vermicellini Barilla) 600g
Pan grattato
Ricotta salata
Pulite le seppie facendo attenzione a non rompere la sacca del nero, mettete quest'ultima da parte e tagliatele a striscioline. Fate un soffritto di aglio e cipolla, sbriciolatevi dentro l'acciuga e fatela sciogliere. Aggiungete la passata di pomodoro e portate ad ebollizione. A questo punto aggiungete le seppie . Aspettate che torni il bollore e aggiungete mezzo bicchiere di vino bianco. Fatelo evaporare a fuoco vivo poi abbassate la fiamma e portate a cottura.
Quando è il momento di cuocere la pasta preparete una coppa di vetro dove avrete svuotato le sacche con il nero. Grattugiate la ricotta salata con una grattugia dai fori larghi. Tostate il pangrattato con olio aglio e peperoncino.
Quanto la pasta è cotta passatela nel nero di seppia aiutandovi se serve con pochissima acqua di cottura. Impiattate e condite con il sugo senza amalgamare per creare un bel contrasto di colori. Decorate con un po di prezzemolo tritato.
Servite con il pangrattato tostato e la ricotta salata in un piattino a parte da cui ogni commensale si servirà a piacere.

venerdì 15 giugno 2007

Coppette di ciliegie e crema al limone

Con questa ricetta riesco finalmente a entrare a far parte del Club Sale e Pepe
gestito meravigliosamente da Tulip di Conservare in frigo che mi ha gentilmente concesso di partecipare anche saltuariamente.
A dirla tutta, la ricetta trovata sul numero di giugno 2007 è stata un po sconvolta.
Si preparano due creme.
Ingredienti per la Crema alle ciliegie (è una specie di marmellata)
400g di ciliegie
80 g di zucchero
foglie di menta
Si denocciolano le ciliegie e si mettono a cuocere con lo zucchero e la menta per circa 20minuti
mescolando ogni tanto
Ingredienti per la crema al limone
1.5 dl succo di limone
la scorza grattugiata di un limone
150g zucchero
3 uova
un cucchiaino di maizena (non c'era nella ricetta di sale e pepe)
100 g burro (doveva essere molto di più)
Io l'ho fatta con il Bimby: ho messo tutto nel boccale (tranne il burro) 12 minuti, 90 gradi, velocita 3 , poi ho aggiunto il burro.
Si divide prima la crema di ciliegie nei bicchieri poi vi si versa sopra la crema al limone e si decora con qualche foglia di menta. Con queste dosi sono riuscita a fare 6 bicchieri.
Con questa ricetta partecipo con piacere anche al meme Una ciliegia al giorno lanciato da Silvia del Tortellino .

martedì 12 giugno 2007

Non si vive di sole ricette

23 giugno, Giornata della Vergogna


Il titolo del mio post è una frase di Flat eric.
Lo avevo già letto da (Saffron e pepper) ma mi aveva fatto così male che non avevo avuto il corraggio di postarlo. Ora ci ho ripensato. Se può essere utile lo pubblico anch'io.

Vi segnalo questo post scritto da Lucia che ci è stato segnalato da Veronica di "La Testa nel Piatto". Non mi sento di aggiungere altro, vi chiedo solo di leggere.Si avete letto bene, il 23 giugno si terrà la giornata Mondiale dell'orgoglioPedofilo, questo è il sito della manifestazione : ------------ (anch'io come flat eric non metto il sito), non è un sito illegale, non contiene pornografia, anzi questi signori si impegnano a convincere i loro lettori di agire nel bene, di volersi differenziare dai criminali, da chi fa atti violenti, da chi costringe i bambini, i ragazzi, dicendo che loro li amano.Interessante la galleria di immagini, dove anche babbo natale viene mostrato come pedofilo e interessante questa immagine dove addirittura viene mostrato un prete amorevole con un ragazzo, si evince un desiderio di far apparire assolutamente normale o come perversione sessuale, che ne sò come partecipare ad un'orgia, un rapporto amoroso da tra un ragazzino e un adulto.Non è una novità, sono 8 anni che questa giornata esiste, che questo sito è on line, nell'indifferenza di tutto gli organismi internazionali, qualcuno ha addirittura richiesto l'intervento dell' ONU, ma tutto è rimasto così comè.
Questa è la prima risposta a questa giornata:
UNA FIACCOLATA A PALERMO CONTRO LA PEDOFILIA
L’Associazione per la Mobilitazione Sociale di Palermo, chiede che vengono oscurati tutti i siti web che in qualche modo danno voce e spazio alla pedofilia. Le istituzioni prendano una ferma posizione considerando reato anche la solo promozione on line di questo turpe mercato. Un fermo “No” contro la “Giornata Internazionale dell’orgoglio pedofilo”. La parola pedofilia a volte l'avviciniamo a un concetto astratto, bambini molestati, ma l'orrore non ci pervade fino in fondo, invece io voglio suscitare quell'orrore, che sia forte fortissimo, e mi scuso se riporto questo racconto tratto dal libro: Predatori di Bambini, scritto da Massimiliano Frassi,Shay Cullen più volte candidato al Nobel per la Pace, che dal 1974 con la sua associazione Preda è in prima linea nella lotta contro la pedofilia. Il missionario si chiama Shay Cullen...la bambina, invece, Rosario ( con la 'o' finale ), Rosario Bayont per l'esattezza. Le loro vite si incrociano in una camera d'ospedale. Rosario è stata ricoverata la sera prima con fortissimi dolori alla pancia. Ha dieci forse dodici anni e vive in condizioni inimmaginabili per la maggior parte dei suoi coetanei italiani. Malgrado questo le analisi non riscontrano alcuna grave malattia e gli evidenti segni segni di penetrazione vaginale e anale, sostengono i medici, non possono essere la causa di un dolore così continuativo nel tempo e non controllabile nemmeno con potenti sedativi. Il motivo verrà scoperto solo dopo una lunga e terribile agonia, durata una decina di giorni, quando con la morte di Rosario viene fatta l'obbligatoria autopsia di rito. E così, dal ventre della bimba ecco emergere la risposta ai quesiti dei medici per i suoi insopportabili dolori: il pezzo di un vibratore. Pezzo rottosi, durante la violenza a cui pare l'avesse obbligata un marine della locale base americana.Che dite ragazzi, blogger, possessori di siti, possiamo fare qualcosa, tutti noi possiamo fare qualcosa? E una risposta mi giunge come una vocina lontana, una vocina che non voglio ascoltare, ma la risposta è forse...no.Proviamoci, facciamo una catena di blogger, prendete questo post, non dovete citarmi, non dovete linkarmi, se credete che possiamo urlare un NO anche noi, prendetelo e fatelo prendere ai vostri amici blogger, uniamo le nostre forze per qualcosa di positivo.ringrazio per l'imput, senza di lui questa notizia non sarebbe stata diffusa: Un posto dove appendere il cappello

lunedì 11 giugno 2007

Er mejo amico mio ce l'ho in saccoccia

E' un antico proverbio romano che si riferisce all'usanza (per fortuna sparita col tempo) di portare sempre un coltello in tasca.


Beh, io non lo porto proprio in tasca... ma

Senza non ci starei

No, non sono diventata violenta e non sono nemmeno arrabbiata. Sto solo partecipando al meme di Cuochetta.

Questo, in cucina, è il mio coltello . E' un coltello importantissimo per tagliare le verdure , affettare le cipolle, tritare e sminuzzare le erbette. Ho visto che anche Fabdo ha parlato di un coltello ma il mio non è proprio quello della foto ma il tipo di coltello.

Aggiornamento:

Voglio invitare a mostrarci il suo strumento preferito la mia corregionale e nuovissima foodblogger Danone del blog Dalla padella alla cattedra

sabato 9 giugno 2007

Una mossa di una bassezza inaudita

Belle o brutte che siano, io queste ciabatte, le vorrei. Anche false. A me piacciono.
E lui le regala, così dice, in cambio di un link.
Io l'ho linkato e aspetto le ciabatte. 40 rosa. Grazie.
E fin qui ci siamo.
Si astengano -dice- blogger con 20 accessi unici al giorno.
Meno male che io ne ho almeno una trentina! (ghigno!)

A questo blog ci sono arrivata passando per eiochemipensavo che invece leggo sempre con piacere.
Questa è sua:

Ci son dei giorni che accendo il compiuter, mi dico, chissà se ho postato, oggi, poi invece guardo, non ho mica postato.
Allora mi mando una mail piena di insulti, e poi, quando la ricevo, posto.


E ho linkato anche lui... non che ne abbia bisogno per carità. Chissa magari, mosso a compassione, Eio viene anche a vedere il mio blog. Non che gli debba piacere per forza. Così. Giusto per aver un accesso di una blogstar, anche unico.

martedì 5 giugno 2007

Gite al mare d'altri tempi

Vivendo in un isola ho avuto modo di apprezzare il pesce nella maniera più completa. Tutti i tipi di pesce e in tutti i modi. Mia madre ci deliziava con polpette di sgombro al sugo, cotolette di pesce, calamari ripieni e zuppe di pesce. Poi c'erano le giornate speciali; la domenica spesso era giornata di "cuscus" o di gite al mate. Le gite al mare non avevano niente a che fare con quelle di oggi, niente ombrelloni, sdraio e occhiali da sole chic. Si partiva la mattina presto per scegliere un posto che avesse un po d'ombra. Noi andavamo sempre in un posto che avevamo chiamato " a rutta nostra", (la grotta nostra) perchè ci andavamo spesso con tutti gli zii e i cuginetti. Mentre le donne organizzavano il pranzo (il posto per mangiare, il barbecue), noi bambini raccoglievamo le patelle o i ricci e gli uomini andavano a pesca. Quando tornavano si bollivano i polpi con l'acqua di mare e si faceva il pesce alla griglia. Dopo mangiato dovevamo aspettare le canoniche tre ore di digestione per poter fare ancora il bagno e mentre qualcuno si sdraiava a fare un pisolino qualcun'altro tirava fuori la chitarra. E tra un bicchiere di birra dei grandi e tante risate di noi bambini, facevamo a pezzi " il ragazzo della via Gluk" o ci lanciavamo negli interminabili tralalallero-llallero-lallero di "vitti na crozza" .
Il pesce crudo è uno di quei piatti che ho imparato ad apprezzare con il tempo. E questo è forse uno dei modi che preferisco


Tartare di tonno con salsina ai peperoni

Ingredienti
Tonno fresco
Peperoni arrostiti
Capperi
Aglio
Aceto
Olio evo

Tritate a coltello il tonno e invece nel mixer un peperone arrostito, spellato e privato dei semi insieme a 1 spicchio d'aglio un pugnetto di capperi , l'olio e l'aceto. Unite assieme tonno e salsina, ne serve un cucchiaio per ogni porzione, e aggiustate di sale se è necessario . Io ho guarnito con una rosa di pomodoro ma ci sono mille modi di usare le verdure per decorare i piatti!!!
Alcuni li potete trovare qui