sabato 29 settembre 2007

8 fatti di... Me..me

Grazie a Loste, Giu e cat, Saffron, Anna, Scrapucina che mi hanno invitato a questo meme.



Le regole

  • bisogna parlare di otto fatti a caso che riguardino se stessi in un post dedicato,
  • scegliere altre otto persone da taggare
  • dire loro che sono taggate

Ecco i miei 8 fatti


  1. La città non fa per me. Mi ero iscritta all'universita alla facolta di lettere a Genova. L'ho mollata dopo 6 mesi, e dire che studiavo anche, per incompatibilità con la vita di città. Non fa per me, alzarsi alle 6 per arrivare all'università alle 9. Non fa per me, aspettare il verde, anche a piedi, per attraversare la strada, se avete sentito qualcuno belare attraversando a qualche incrocio di Corso Sardegna, ero io esasperata. Non fa per me, farmi schiacciare come una sardina sull'autobus. Non fa per me, la città. No, non fa per me.


  2. Ascolto Mina da sempre.Mia madre mi ha raccontato che non avevo neanche 2 anni e cantavo Parole Parole Parole. Al Liceo i miei compagni ascoltavano i Duran Duran e si fidanzavano, virtualmente, con Simon Le bon. Io ascoltavo E se domani e imparavo a memoria tutte le canzoni di Mina.


  3. Sono (o devo dire sono stata?) cintura blu di Taekwando. Ho praticato questo sport per 2 anni. In quel periodo ho cominciato ad amare il footing e a considerlo un'attività piacevole e rilassante e non qualcosa da fare per forza o solo perchè fa bene. Per questo devo ringraziare il mio maestro, che oggi è anche un mio caro amico.


  4. Ho una specie di avversione per il telefono. Dimentico il mio cellulare ovunque. Non mi ricordo mai di caricare la batteria, né la scheda. Non ci tengo particolarmente ad essere rintracciabile


  5. Odio le bugie. Mentire è forse la cosa più squallida che una persona possa fare. Tollero, vagamente, quelle dette a fin di bene, ma se sono costretta a mentire me ne vergogno profondamente e arrossisco anche solo a pensarci


  6. Ho una paura folle dei gatti, non è che non mi piacciono... ma se si avvicinano mi si rizzano i capelli e mi si contraggono le dita dei piedi fino a farmi male. E più sono piccoli più mi impressionano. Per fare in modo che i miei figli non ereditino questa fobia, quando c'è un gatto nelle vicinanze li affido a qualcuno e mi allontano con nonchalance per fare in modo che li possano accarezzare mentre io me ne sto a debita distanza.


  7. Faccio torte da quando avevo 12 anni. La mia prima torta è stata il Pan di Spagna. Passavo interi pomeriggi a montare a neve gli albumi con due forchette, finchè non diventavano bianchi e spumosi. Vi ho già detto, no? che mi piacciono i lavori noiosi.


  8. Ecco. Da piccola io ero una di quelle che voleva fare la ballerina. Non la velina. E neanche la letterina. Ma la ballerina col tutù rosa e lo chignon; e le scarpette con le punte di gesso. E avevo anche un ritaglio di giornale con una foto della Fracci sulle punte.


Ora invito , seguendo le regole : Helha, Danone, Cat, Realupen, Graziella, Dolci ricette, Viola melenzana, Cuoco d'artificio. Buon Lavoro... che fatica sto meme!!!

venerdì 28 settembre 2007

O' scià (part two)

Sono le 11:30. Lo spettacolo alla Guitgia, non è ancora finito. Sento ancora Ivana Spagna cantare la sigla del Re Leone.

Eccovi in anteprima , fresche fresche di scatto le foto della terzultima serata di Oscià.

Questo è quello che sono riuscita a riprendere arrivando tardi e non avendo una posizione centrale rispetto al palco.

Hanno aperto lo spettacolo I neri per caso. A loro voglio dedicare qualche riga in più, perche ho avuto modo di conoscere due di loro, e sono davvero molto simpatici. Con Mario abbiamo fatto due chiacchiere nel pomeriggio, mentre Ciro è venuto stasera a salutarmi in cucina. Alloggiano in un residence vicino così li avremo da noi anche domani a colazione. Hanno cantato prima Sentimento, che ho riascoltato davvero con piacere, poi "Via" una canzone di Baglioni che farà parte del loro nuovo Album, ve la ricordate?

La mia sigaretta brilla rossa insieme a luci di periferia

zampate della vita sulle mie ossa

sei più sincera quando dici una bugia ...

Dopo i Neri per caso si è esibito, Neri Marcorè in un Monologo-imitazione molto divertente

Hanno duettato con BAglioni (dove la troveràà tutta questa energia il nostro Claudio?) anche

Annalisa Minetti, Serena Autieri, gli Avion travel, Fabrizio Moro, Simone Cristicchi, Matia bazar


Momento di grande spettacolo quello in cui Niki Nicolai ha duettato con Baglioni accompagnata dal marito e sassofonista Stefano Di Battista, il quale dopo si è esibito in un assolo accompagnato dal pubblico che batteva le mani a tempo .





Alcuni artisti quando sono andata via (ho due bambini piccoli , io!!!) non avevano ancora cantato ma ho la fortuna di poterli sentire anche da casa. Così non mi sono persa neanche i Matia Bazar cantare Ti sento.

Spero di potervi raccontare ancora qualcosa di Oscià 2007 nei prossimi post. Se volete invece sapere ancora qualcosa in più sulla manifestazione cliccate qui

lunedì 24 settembre 2007

O' scià. Parole e musica per una società multietnica


E' partito ieri sera il primo appuntamento della ormai quinta edizione della manifestazione organizzata da Baglioni.

O'scià* non è solo un evento musicale. Gli immigrati clandestini raggiungono Lampedusa con i loro barconi fatiscenti; fuggono dalla povertà, dalla guerra, dalla paura. Fuggono con i loro bambini, lasciando la loro terra senza sapere se la rivredanno.
O'scià è un modo per parlarne. Perchè non ci si dimentichi di loro una volta finito il telegiornale. Una sorta di provocazione nei confronti della politica , ma anche un modo per sensibilizzare l'opinione pubblica. Parole e musica per una società multiecnica.


Ieri sera il primo evento: il meraviglioso concerto dell' Orchestra di Piazza Vittorio


Italiani, tunisini, senegalesi, argentini, rumeni, cubani e di altre nazionalità ancora, che ieri sera hanno catturato l'attenzione di turisti e isolani , coinvolgendoli al ritmo dei loro svariati strumenti, violini, trombe, sax, percussioni di tutti i tipi e molti altri che non avevo mai visto. A volte improvvisando assoli aiutandosi con mani e piedi. Chi meglio di loro poteva dare il via a O'scià? Dal palco è arrivato fino a noi con chiarezza il loro affiatamento, ma anche, il loro amore per la musica, e il ruolo che essa ha nel contesto della manifestazione e allo stesso tempo nella loro Orchestra.
Qui potete vedere un loro video.






*Il termine O' scià (diminuitivo di sciatu mio, fiato mio) in dialetto lampedusano, vuol dire respiro, fiato, e si usa sopratutto con i bambini , o tra gli innamorati, per dire caro, amore mio... ma anche semplicemente per salutare affettuosamente un amico.

sabato 22 settembre 2007

Ordine e Disordine

Mitì, mi ha molto fatto sorridere oggi. L'immagine di lei che svolazza per la casa mettendo a posto spesa e biancheria, non è molto lontana dalla mia quando torno a casa dal lavoro. Devo destreggiarmi tra giocattoli sparsi per la casa, roba da sistemare, biberon da lavare. Magari con un bimbo in braccio, e prendendo al volo l'altro che si tuffa dal divano. Se come dice qualcuno le idee di ordine e disordine sono innati in noi, io mi sono persa qualcosa e questa cosa non è certamente il disordine.
Io non so quanti occhiali da sole mi son persa, sono una disordinata cronica.
Da piccola, mi mandavano alla posta, o a fare qualsiasi altra piccola commissione, e puntalmente mi perdevo i soldi.
Oppure andavo in bicicletta alla bottega dietro casa mia a comprare, che ne so, il latte e tornavo a casa a piedi perdendomi la bici. Se poi dovevo uscire e non trovavo la mia Graziella rosa, mi arrabbiavo come una matta pensando che me l'avessero rubata.
Col tempo le cose non sono molto migliorate.

Ho perso libri, chiavi, braccialetti.
Ho perso un paio di volte la patente, per poi ritrovarla dopo mesi.
E poi ho perso cose che non sono oggetti. A volte ho perso il filo, un ricordo, un amico. E non perchè io sia disordinata. E ho perso anche dei giorni a cercar di ritrovarli.
E poi, a volte ho perso la pazienza e gli oggetti me li sono ricomprati.
Però per certe cose è una battaglia persa, è inutile cercarle.
Hai perso tempo, se insisti ci puoi perdere la testa.

mercoledì 19 settembre 2007

Tonno al sesamo. Passeggiando tra i blog dei grandi cuochi si diventa grandi...

Sono super impegnata in questo periodo, specialmente da oggi; la mia mamma-chef mi ha mollato da sola in cucina (per la seconda volta questa stagione anche se per motivi importanti).
E' difficile guidare una cucina, anche se in piccolo, e io ce la sto mettendo tutta. Questa è un pò la prova del nove; dall'anno prossimo, molto probabilmente me la dovrò cavare da sola.
Si dice che ad un certo punto nella vita si ha voglia di cominciare a prendere le decisioni da soli, si ha voglia come dice Maurice di camminare con le proprie gambe, di diventare grandi. Io di mettermi tutte quelle responsabilità sulle spalle non avrei fretta.
Mi piace poter arrivare in ritardo al lavoro ogni tanto, e mi piace non dover essere io l'ultima che chiude la porta. Mi piace perdermi tra le riviste di cucina in cerca di un'ispirazione... o perdere una mattinata a decorare una torta.
Non mi piace dare ordini, ne essere quella che deve controllare tutto. Insomma io sono ancora una cuoca bambina, che ha tanto da imparare e che di voglia di imparare ne ha tanta.
Leggo sempre i blog degli altri cuochi, per confrontarmi, per crescere.
Facendo un giro per il Bistrot ho scoperto con piacere, che, non so quando, Maurice aveva inserito il mio Blog tra i suoi Link sotto la voce Colleghi.
Dirigere una cucina è molto impegnativo e so che dovrò rinunciare a qualche piccolo piacere della vita. Però che soddisfazione trovare il mio nome sotto a quello di Vissani. :)
(E pazienza che il collegamento non porta proprio alla mia pagina ;)
Tonno semicrudo al sesamo
Questa è un'altra idea rubata ad amuses bouche . Non dico ricetta perchè è proprio semplice da fare. Si taglia il tonno a cubetti, si infilza ogni cubetto con uno stuzzicadenti e si appoggia su un piattino con il sesamo in modo che questo si attacchi solo da un lato. Si scalda dell'olio d'arachidi e vi si frigge il tonno solo da una parte per pochi secondi. Si serve con della salsa di soia ma è altrettanto buono con qualche goccia di limone.


lunedì 17 settembre 2007

Blog Cafè

Non posso non promuovere, ce lo chiede anche Staximo che fa parte degli organizzatori dell'evento, l'iniziativa di Squisito, incontro goloso tra foodblogger e non solo, giunta alla sua seconda edizione.
Tanti gli appuntamenti

Ed inoltre il premio Blog cafè che premierà sei blog.

Le categorie per cui si vota sono:

  • il Blog dei blog
  • il Migliore blog di ricette
  • il Migliore blog di un cuoco professionista
  • il Migliore blog del vino (esclusi i siti delle cantine)
  • il Migliore blog per le fotografie
  • il Migliore blog dell’anno (il blog che più ha stupito tra quelli messi in rete tra il 1° gennaio e il 31 agosto 2007)

I blog che saranno premiati non li deciderà la giuria ma tutti quelli che visitano i Blog.

Per votare basta aggiungere un commento in calce al post che annuncia il premio indicando le proprie preferenze.

Ho trovato con piacere il nome del mio blog tra quelli votati e tra quelli che gli organizzatori hanno selezionato per il blog dell'anno.

Se anche voi volete votare per il mio blog (Cliccate qui sotto e commentate il post della pagina che si aprirà indicando, se volete, il mio blog)... vi spedirò un milione di euro in monete d'oro.... ovviamente di cioccolato :)

Grazie a tutti

BlogCafe

Mousse al cioccolato e gelatina di fichi d'india

I fichi d'india sono, l'ho già detto, il mio frutto preferito. E' uno di quei frutti che evoca l'estate, ma anche la genuinità e la semplicità della campagna e dei suoi contadini, non tanti per la verità a Lampedusa.
Con tutte quelle spine e quella buccia spessa chi lo direbbe mai quanta dolcezza contengono? c'è il verde, sodo, non dolcissimo ma croccante, col suo profumo di erba, di campagna assolata e deserta; poi c'è l'arancione, l'equilibrato, succoso e dalla giusta dolcezza e poi c'è quello fucsia, il mio preferito, dolcissimo, pastoso, quasi come se fosse già un dolce.
Il contadino ce ne ha portati un grosso secchio, lui entra in cucina con la sua grossa borsa di stoffa e ci porta anche basilico, prezzemolo, fiori di zucca, nel periodo giusto, e rucola e i suoi mazzetti sono intrecciati come preziosissimi fiori. Prima di andare via ci ha dato le sue indicazioni per pulirli senza spinarci: metterle in acqua per qualche ora. Consiglio utile che conoscevo già, ma quattro chiacchiere con Gianni, il mio contadino "di fiducia", le faccio volentieri. Ha sempre qualche fatto-realmente-accaduto da raccontarci, e magari è solo una barzelletta ai cui protagonisti da il nome di personaggi reali. Lui se ne va con il sorrisino divertito sotto i baffi, sa benissimo che non crediamo ai suoi fatti-realmenti-accaduti ma gli piace pensare di averci presi un po in giro.
Marinella in un commento mi aveva chiesto qualche ricetta con i fichi d'india ed eccola qui insieme alla mousse di cioccolato che ormai, se frequentate certi blog, dovreste conoscere.



Pan di spagna al cacao

  • 3 uova
  • 30 g cacao
  • 60 g farina
  • 75 g zucchero

Montate con una frusta le uova con lo zucchero per una ventina di minuti, poi fate scendere a pioggia sulle uova la farina e il cacao e incorporatela delicatamente con movimenti dall'alto verso il basso. Infornate per 25\30 min a 170°.


Questa è una delle tante ricette di pan di spagna, ma potete usare la vostra e sostituire un terzo di farina con un terzo di cacao in polvere. Usate per questa torta un disco di pan di spagna alto un centimetro.



Mousse al cioccolato



  • 200 ml di panna fresca
  • 100 g di cioccolato fondente
  • 100 ml di latte
  • 2 foglio di colla di pesce
  • 40 g di zucchero
Mettete in acqua fredda la colla di pesce e poi scioglietela nel latte caldo al quale avrete prima aggiunto lo zucchero. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria e unitelo al latte caldo aiutandovi con una frusta. Fate raffreddare. Montate ma non troppo, la panna (non deve essere ferma) e unitela alla crema di cioccolato.
Un idea in più: Potete sciogliere il cioccolato anche nel microonde. (a 650 W per 30 secondi, mescolare il cioccolato e mettere di nuovo in forno ripetendo l'operazione un'altra volta o due se serve, fino a sciogliere completamente il cioccolato, per 100 g di cioccolato dovrebbero bastare 60 sec)


Crema allo yogurt
  • 300 g yogurt bianco
  • 300 g di panna montata
  • 4 fogli di colla di pesce

Ammollate la colla di pesce in acqua fredda per qualche minuto. Scaldate qualche cucchiaio di panna e scioglietevi dentro la gelatina. Montate, ma non molto, la panna e aggiungetevi la gelatina sciolta. Unite il tutto allo yogurt.


Gelatina di fichi d'india

  • fichi d'india
  • zucchero
  • colla di pesce

Sbucciate i fichi d'india e passateli al passaverdure a mano, per togliere tutti (o quasi ) i semi. Pesate il succo e per ogni kg di succo aggiungete 600 g di zucchero. Mettete in una pentola d'alluminio e portate ad ebollizione. Fate bollire per 4 o 5 minuti a fiamma bassa. Poi aggiungete per ogni chilo di questo liquido, composto da zucchero e fichi d'india, 20 g di colla di pesce in fogli che avrete già ammollato in acqua fredda per qualche minuto.


Per montare la torta

Usate un anello da 26 cm. Io sto usando, da qualche tempo, il cerchio amovibile delle tortiere e devo dire che non mi trovo male. Foderate l'anello con carta da forno, è importante che il foglio della base sia un disco poco più grande della torta e quello laterale una striscia poco più alta dell'anello. Cominciate a montare la torta partendo dal pan di spagna, poi versatevi dentro la mousse e mettete in congelatore, intanto preparate la crema di yogurt, versatela sulla mousse (che si sarà indurita) e rimettete in congelatore. Preparate la gelatina versatela sulla crema di yogurt e mettetela in congelatore. Dopo qualche ora potete sformare la torta e tenerla in frigo fino al momento di servirla.

giovedì 13 settembre 2007

Authority of the Summer


Sono gli ultimi giorni giorni utili per partecipare al concorso per la foto più bella dedicata all'estate "Authority of the Summer" che scade il 16 settembre.

I vincitori riceveranno una Samsung Digimax i6 messa in palio da Rebelio per la migliore fotografia e il libro Fotografia RAW con PhotoShop offerto da Apogeo per il miglior fotografo.
Queste tre sono le mie foto, è il numero minimo per partecipare al concorso, ma se ne possono inviare fino a 5. Volete provarci anche voi?
Come dice anzi scrive Samuele : "Buona luce e fortuna a tutti"

lunedì 10 settembre 2007

Ravioli di pesce

Io sono una di quelle persone, non so, in effetti, se ce ne siano tante, che ama fare quei lavori noiosi che gli altri pagherebbero per non fare. Ad esempio son capace di stare mezza giornata a pulire gamberetti, o moscardini. A fare minuscole sfogliatine, tutte uguali e in fila come soldatini. O a fare gnocchi per ore. O, come in questo caso, ravioli. Insomma mi piace fare quei lavori che dopo un po che hai cominciato, ti sembra di ripetere lo stesso sogno. Molti, i più , si annoiano. Io mi rilasso. E' un po come mettere il pilota automatico, le mani vanno da sole e io posso pensare in santa pace. Penso. Mi organizzo le giornate a venire. Penso al blog. Penso ai post che devo fare. E a quelli che ho letto. E magari scoppio a ridere improvvisamente pensando a qualche cosa che mi è successa. Penso che ci sarei voluta essere a questo barcamp qua, che da quanto ho capito si sono divertiti molto. Magari ne organizziamo uno tutto di foodblogger, che ne dite?


Questi li ho fatti con l'apposito utensile per fare i ravioli e li ho poi ritagliati con la rotellina, ma si possono fare anche a mezza luna o, se lo avete, con qualche altro strumento per fare la pasta ripiena.


Per la pasta:
  • 1 kg di farina
  • 8 uova

Per il ripieno:
  • 500g ricotta
  • 500g pesce sfilettato e spinato
  • parmigiano
  • prezzemolo tritato
  • noce moscata
  • pepe
  • sale
Preparate il ripieno:

Cuocete il pesce in acqua salata bollente. Frullatelo nel mixer e aggiungete poi la ricotta e gli altri ingredienti, mescolate ancora nel mixer facendo attenzione a non frullare troppo altrimenti la ricotta si scioglie.


Impastate la farina con le uova; tirate la sfoglia molto sottile, ponetela sullo stampo, riempite i buchetti di ripieno e coprite con un altro rettangolo di sfoglia, passateci sopra il mattarello e dopo aver spostato i ravioli su un ripiano ritagliateli con la rotellina.

Questi ravioli si possono condire con un buon ragù di cernia del quale vi darò la ricetta prossimamente. Ma si possono mangiare anche semplicemente conditi con burro e parmigiano.


domenica 9 settembre 2007

Millefoglie al cioccolato

Questa è la torta di compleanno della mia sorellona, sempre quella dell'intolleranza alle uova.
In commercio non ci sono moltissimi alimenti pronti senza uova, a parte qualche pacco di biscotti secchi (tipo i Più leggeri di Galbusera o i Privolat di Misura). E anche in rete non si trovano moltissime ricette, soprattutto di dolci, adatte a chi le uova non le può mangiare.
Vorrà dire che mi darò da fare. Cominciamo subito...

Millefoglie al cioccolato

Tre dischi di pasta sfoglia, due strati di mousse al cioccolato (grazie Tuki), panna montata e ciliegie candite per decorare
Il procedimento è lo stesso della torta di sfoglia e ricotta, anche questa adatta a questo tipo di intolleranza, solo che stavolta si monta la torta dentro un anello abbastanza alto da contenere i cinque strati tra sfoglia e mousse, più il sesto di panna. Si tiene in frigo qualche ora, si sforma e si decora.

martedì 4 settembre 2007

Pane ai fichi e mandorle


Per fortuna l'ispirazione per cucinare non mi manca... quella per scrivere è invece un po in discesa. Per molti di voi che sono tornati dalle vacanze è un momento buono , pieno di spunti e di bei propositi. Io invece sono in quel momento dell'anno in cui le vacanze, ancora lontane, sono argomento di discussione. Sia per la meta che per la tipologia di vacanza. Vacanze rilassanti o viaggio culturale? Piccolo paesino con animali da fattoria e latte fresco, o grande città Europea con tanto di traffico ma piena di vita e di posti da visitare? Agriturismo o crociera? Mare o Montagna? Mai avuta tanta voglia di partire... e mai sono stata a corto di idee come quest'anno . Vi faccio una proposta... (anzi fatemi una proposta!!!) Accetto suggerimenti per una vacanza a Novembre. Considerate che ho due bambini di 2 e tre anni
Intanto eccovi un'altra ricetta

Pane ai fichi e mandorle
A quanto pare l'ispirazione per il pane non l'ho avuta solo io. Le cuoche dell'altro mondo ce ne propongono diverse varianti, una più interessante dell'altra. Io, qualche tempo fa, avevo promesso ad Adina (e a dire il vero l'ho già fatto da un pò) che avrei colto l'ispirazione offertami dal un suo pane per produrne uno mio.
Certo il pane ai fichi secchi non è una novità... ma l'aggiunta delle mandorle gli da un tocco in più. Perfetto per accompagnare i formaggi a fine pasto ma anche per uno spuntino a metà mattinata.
Eccolo.

Ingredienti:



  • Farina 00 1kg

  • acqua 0.5 l

  • burro fuso 50 g

  • sale un cucchiaio raso

  • zucchero un cucchiaino

  • fichi secchi 400 g

  • mandorle tritate una manciata

  • lievito 50 g


Si lavora nell'impastatrice la farina con l'acqua, il burro, il sale, lo zucchero, il lievito. Quando si è tutto amalgamato si fa lavorare l'impasto alla seconda velocità per 5 o 6 min. Nel frattempo si prepararo i fichi: si tritano e si cospargono di farina in modo che i pezzettini non si appiccichino tra loro. Poi, insieme alle mandorle, si aggiungono all'impasto nell'impastatrice, facendola girare ad una velocità bassa in modo da non rompere i fichi.
A questo punto si lascia riposare l'impasto per una trentina di minuti; si formano le palline, si da loro la forma di fichi e si fanno dei taglietti per farli assomigliare a questo frutto; si lasciano lievitare ancora per una quarantina di min; e si infornano a forno ben caldo (200°) per circa 20 min.